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lunedì 18 luglio 2016

Arriva Pokemonon GO, la versione per triestini e furlani del gioco dei Pokemon

Vista la Pokemon GO mania, il nostro Z&S (Zoghets and Strafanics) Department non poteva esimersi dall'elaborare subito una app applicata a noialtri triestini e furlani.

Eccoci dunque a presentare POKEMONON GO, la versione del zogheto che farà impazzire il Friuli Venezia Giulia.


Il Pokemonon lanfur Onorio dispica Piazza Grande prima di venir catturato.
Come funziona? A inizio gioco bisogna impostare la propria popolazione, se triestini o friulani.
Dopodiché, a seconda della scelta, bisognerà andare a caccia di lanfur o di uci sfruttando la realtà aumentata, catturarli, allenarli e sfidare gli altri giocatori.

Come riconoscere e CATTURARE lanfur e uci? Esistono molti trucchi, tra i più usati quello di domandargli un nero. Se il Pokemonon vi darà un caffè, è un ucio. Se vi darà del vino, è chiaramente un lanfur. Attenzione che solo i Pokemonon lanfur si fanno catturare volentieri. I Pokemonon uci quando dicono volentieri non fanno mai un clinz.
Il Pokemonon lanfur è inoltre facilmente attirabile usando lo strumento pannocchia. Per il Pokemonon ucio ci vuole invece il kren.
Inutile inoltre cercare Pokemonon uci nei luoghi di lavoro. Fate prima a setacciare Barcola e osmize.

I Pokemonon vanno successivamente ALLENATI
Un buon allenatore di Pokemonon sa che solo i lanfur accetteranno di essere sottoposti a continue sedute di lavoro. L'importante è acquistare il prima possibile l'estensione blestemis in modo che possano dar sfogo a tutta la loro fantasia zoofila.
I Pokemonon uci vanno invece motivati con un sistema di continue promozioni nella scala gerarchica delle bobe. Il Pokemonon ucio appena catturato sarà ancora un cagainbraghe o mocoloso, e solo col giusto mix di clanfe, spritz e scontrosa grazia potrà arrivare al rank di legera, nagana o bobazza marza.

E poi si arriva agli SCONTRI con gli altri giocatori.
Importante scegliere bene quale tattica usare, se conviene il "VIEME, VIEME" seguito da repentini passi indietro o la battaglia de porconi industriali o ancora il "FAZEVO MEO MI".
Attenzione che spesso uno scontro fra Pokemonon uci si risolve in un NOSEPOL, quello tra due Pokemonon lanfur in un coma etilico.

Cossa se vinzi? Gorizia. Che non c'entra niente, ma già nel gioco originale Pokemon Go se vinzi Gorizia. E quindi anche qua. I la ga tuti con Gorizia.

Bon, that's all.
Il giuoco è scaricabile mandandone in anticipo 100 euri. Merita!


giovedì 7 luglio 2016

Francia-Germania: le formazioni

E dopo Francia-Islanda, ecco le formazioni della partita di stasera, Francia-Germania!



GERMANIA

KIFEL: portiere abilissimo, non fosse che ciapa una valanga de balini tra le gambe. 

SLAIF: terzino dalla spinta potente, anche se inspiegabilmente si arresta di colpo una volta giunto vicino al centrocampo, a volte lasciando anche segni di sgommata sull'erba.

STRUDEL: centrale pesante, un avversario spesso difficile da mandar giù.

TARTAIFEL: stopper vecchia scuola, fa collezione di cartellini rossi.

SPRITZ: effervescente terzino destro, con lui in campo è un calcio tutto bollicine.

BUBEZ: roccioso mediano tuttofare, la sua partita comincia già negli spogliatoi quando prepara tutto per i compagni di squadra, e finisce la sera, dopo che ha rimesso tutto in ordine. Lontano parente dell'islandese ZACHETESON.

KUGULUF: incontrista spesso contestato per gli interventi troppo dolci.

KIMEL: gioca a spizzico. L'accoppiata a centrocampo con KUGULUF è indigesta a molti, ma gusti xe gusti e il Mister li garba entrambi.

STRUNZ: diventato famoso grazie a Trapattoni, da allora è titolare inamovibile. Nessuno sa in che ruolo giochi, e se effettivamente giochi. Strunz!

WITZ: fantasista tedesco. Definizione da molti considerata un ossimoro. Oppure, appunto, un witz.

CLONZ: centravanti di peso e sfondamento, famoso per il suo inelegante tiro al volo col quale colpisce tibie, femori, cocai e in qualche modo anche il pallone. Segna ed esulta ruttando.

Allenatore: KUCER

In panchina: SPARGHER (il suo destino è quello di scaldare la panchina per sempre), KREN (dal gioco molto affine al giapponese WASABI), KRAPFEN (molto cresciuto da quando si allena a Trojane)TRAIBER (generalmente sostituto di BUBEZ)SLUC (ala sempre a rischio etilometro), RUCSAK (molto stimato dai compagni che gli affidano sempre le cose da portare).



FRANCIA (sempre quei del'altra volta)

VISAVÌportiere leggendario, sa tener fronte a ogni evenienza senza mai girarsi dall'altra parte. 

REMITUR: libero talmente libero che non si capisce cosa stia facendo. Di solito un bel casino.

PLAFON: centrale che sovrasta tutti grazie alla sua altezza.

MONET: terzino di scarso acume ma che non paga mai dazio.

TULULÙ: gioca sulla fascia opposta di Monet, ma ne condivide le capacità mentali. 

SAFER: regista davanti alla difesa, conduce il gioco in maniera magistrale.

IMBUNÌ: incontrista di peso, capace di costipare qualsiasi azione avversaria.

SPIGHET: ala esile e veloce, un laccio che lega centrocampo e attacco.

LACAGHEREAUX: trequartista più sregolatezza che genio, spesso si perde in manovre azzardate.

PETES: centravanti di spirito dotato di un invidiabile dribbling ubriacante.

COCON: ala modaiola e di gran classe, ha un'innata suocerafobia.

In panchina: S'CIOPÀ (ala poco equilibrata)RINCOIONÌ (in perenne ballotaggio con Monet e Tululù), SFINÌ (trequartista dalla scarsa resistenza)ZIGULÌ (al limone -duro- e vai in gita pien de mone)SCAPELOT (sempre a rischio squalifiche), SBAIEREAUX (una sicurezza. Dell'insuccesso).


P.S. Grazie a Chiara, Erika, Francesca, Alex e Pasta, presenti all'ispirante Francia-Islanda.


Eh bon, no resta che legerse un poche de robe sul meraviglioso mondo del balon a 7 triestin su "Mati drio el balon", in tute le librerie e negozi più boba de Trieste e dintorni nonché online nela botega dei libri triestini.

 

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sabato 2 luglio 2016

Islanda-Francia: i convocati

Islanda-Francia, ultimo quarto di finale. Ecco i convocati delle due compagini.





FRANCIA

VISAVÌ: portiere leggendario, sa tener fronte a ogni evenienza senza mai girarsi dall'altra parte. 

REMITUR: libero talmente libero che non si capisce cosa stia facendo. Di solito un bel casino.

PLAFON: centrale che sovrasta tutti grazie alla sua altezza.

MONET: terzino di scarso acume ma che non paga mai dazio.

TULULÙ: gioca sulla fascia opposta di Monet, ma ne condivide le capacità mentali. 

SAFER: regista davanti alla difesa, conduce il gioco in maniera magistrale.

IMBUNÌ: incontrista di peso, capace di costipare qualsiasi azione avversaria.

SPIGHET: ala esile e veloce, un laccio che lega centrocampo e attacco.

LACAGHEREAUX: trequartista più sregolatezza che genio, spesso si perde in manovre azzardate.

PETES: centravanti di spirito dotato di un invidiabile dribbling ubriacante.

COCON: ala modaiola e di gran classe, ha un'innata suocerafobia.

In panchina: S'CIOPÀ (ala poco equilibrata)RINCOIONÌ (in perenne ballotaggio con Monet e Tululù), SFINÌ (trequartista dalla scarsa resistenza)ZIGULÌ (al limone -duro- e vai in gita pien de mone)SCAPELOT (sempre a rischio squalifiche), SBAIEREAUX (una sicurezza. Dell'insuccesso).


ISLANDA

PETESSON: punto di forza della squadra. Abilissimo nel ciapar baloni, resiste anche alle mine fotoniche. Porta i guanti anche in osmiza per paura che i calicetti gli scivolino dalle mani.

MONASON: roccioso centrale, non brilla per lucidità mentale.

SCORESON: veloce come il vento ma pieno di sé, si dà troppe arie. Si ritiene abile nelle punizioni, ma le spara un po' loffe. Spesso sbaglia e tira bianche, ma ancor più spesso tira nere.

SCOVASON: oriundo bisiaco, abilissimo nello spazzare la propria area.

FRACASSON: instacabile motorino di centrocampo, ultimamente un po' ingolfato e quindi produttore di rumori molesti.

CLACSON: degno compagno di reparto di Fracasson, per un centrocampo a mille decibel e diecimila decibrut. Non le manda a dire e le suona un po' a tutti.

TRAVERSON: ala specializzata nei cross al centro. I pochi tiri che prova, terminano tutti sulla... bon dei tropo facile.

SCASSON: tuonante tornante, quando viene giù lascia gli avversari in panne come pulcini bagnati. Tuttavia dura pochissimo

RUSSON: trequartista ma dal piede ruvido.

BUSON: Centravanti di sfondamento passivo, ama giocare spalle alla porta.

PISSON: Seconda punta agile come una susta (mola), non vede l'ora che arrivi l'intervallo.

In panchina: DOTESON (in costante ritardo), CHITESON (costretto a giocare con una maschera per una frattura al naso), SPUSSON (esterno sinistro immarcabile), CRAGNOSON (roccioso centrale allergico all'acqua), PARKINSON (trequartista dalle movenze ubriacanti), SUMADARTSON (uomo dei pronostici contrari), SANSON (stopper sovrappeso convocato in quanto parente dello sponsor), MONSON (tornante veloce come il vento), STRAMUSON (perennemente squalificato), ZACHETESON (sempre il più vicino alle borracce).

Non convocato: SCARSON (per ovvi motivi).

P.S. Grazie a tutti i fantasiosi commentatori che hanno dato più di qualche spunto :)

P.P.S. Ou, BARKOLANA xe za nele librerie e negozi de zoghi più bobe de Trieste!




martedì 22 marzo 2016

Salve Salvini, il meme blando

Salvini, ecco il meme subito dopo le sue foto a Bruxelles. Eh bon ah, le postiamo anche qua che saria pecà perderle nel limbo de facebook ;)
Inutile dir che la nostra preferita è quella con Salvini ospite di Monkey Island.













domenica 3 gennaio 2016

Dipiazza e il piano neve

Come non approfittare della neve per riproporre questa poesia, scritta durante il secondo mandato Dipiazza, poi rimasta d'attualità con Cosolini, e nuovamente buona per il Dipiazza III. Tanto sempre "Sindaco Robi" xe :)


cosolini piano neve
Foto d'archivio di Ivan Doglia

DIPIAZZA E IL PIANO NEVE A TRIESTE

No ghe xe più la bora de una volta
diseva quel vecio, che nissun più scolta
cole man drio la schena, vardando el cantier
el critica i bubez che no i ga più mestier

El vecio vizin, de ani in asedo
diseva altresì che xe vegnudo ‘ssai fredo
"Ma cossa mai fredo, la parola xe 'zima'"
ghe disi quel’altro, più garbo de prima

'Na volta comunque, sta neve no iera
de colpo xe inverno, no più primavera
xe che no ghe xe più le meze stagioni
e de colpo coremo soto i piumoni

Co sti tempi oramai no se capissi più gnente
la neve e la bora insempia la gente
el sindaco Robi xe diventà mato
ma solo con l’Austria iera tuto ordinato

Del pian dela neve desso ‘ssai i disi
ogni ano de più i ne scassa i bisi
ma mi me ricordo, co se iera più sgai,
co iera cussì ‘ndava solo el tranvai

e tuti in osmiza, o a spasso coi cani
in suso col tran e che lavori i furlani!


Bon, e adesso non vi resta che andare a comprare l'osmiza sul mare e regalarlo a tutti!
Se no no riverè gnanca rivar in osmiza!

L'Osmiza sul mare lo trovate in tutte le librerie di Trieste e Bisiacaria a 10 euri.
Oppure comodamente online a questo link.
O anche in formato ebook.



FOLLOW THE WHITE COCAL!


sabato 31 ottobre 2015

I dieci comandamenti, triestin version

solito pupolo che no centra 'ssai coi
dieci comandamenti ma fa rider.
I dieci comandamenti sono finalmente stati tradotti anche nelle lingue e nei dialetti minori, in modo che tuti possi capir ben.
Ecco l'egregio lavoro linguistico culturale georeferenziatorio svolto da Rude Tergeste.

I Diese Comandamenti:
  1. No stà gaver altri dii oltre che mi. Se no te speto fora.
  2. No stà adorar i pupoti, no te ga più tre ani.
  3. No stà ciamarme co magno o co dormo.
  4. Onora le feste se no te va lavorar. Muss.
  5. Onora tu mare e tu pare se no co i mori no te bechi un.
  6. No stà far longhi. Te finissi o a Catinara o in Coroneo.
  7. No stà far el mona co le babe dei soci tui.
  8. No stà rubar, gnanca ai altri ghe vanza. Fora che ai furlani.
  9. No stà parlar cazade.
  10. No star a desiderar le robe dei altri, lori le ga e comunque i xe stronsi come ti.



giovedì 22 ottobre 2015

Gender. Online il programma ministeriale

Oh là, finalmente ecco qua il programma ministeriale della nuova materia insegnata a scuola, il famoso Gender.
2 ore settimanali nei primi due ani di scuola elementare, per poi salire a 5 dal terzo ano in poi.

Il Ministero dell'istruzione e il Ministro delle pari opportunità sono ancora indecisi sull'articolo da utilizzare (il gender o la gender). L'utilizzo di uno dei due sembra in evidente contrasto con la disciplina d'insegnamento e andrebbe a rappresentare una discriminazione sessuale nei confronti dell'altro/a. Perciò in questo testo utilizzeremo il nuovo articolo gender "ila", che presto soppianterà le vetuste abitudini eterolinguistiche.

Questi gli argomenti affrontati nel lungo pi ano di studi.

  1. Analisi storico-linguistica dela gender: da analfabeta ad analogico, come mai "anal" è la radice di così tante parole? 
  2. Filosofia antica Gender: gli insegnamenti di Analssimene e Analssimandro, muleti di Mileto dimenticati dagli studi classici.
  3. Matematica Gender: le affascinanti proprietà del \pi/2
  4. Ila Gender nelle specie animali: praticantato tra i bonobo (Pan paniscusSchwarz).
  5. Favole Gender: la lepre e la tartarughina, il lupo e la pecorina. Interverrà l'Orsetto Ricchione.
  6. Ila Gender al cinema: l'evoluzione della famiglia tradizionale dai Robinson a Batman e Robin.
  7. Musica Gender: analisi dei testi dei Cugini di Campagna, Renato Zero e Village People, dal triangolo no a Macho Man
  8. Arte Gender: il periodo culista di Pablo Picazzo.
  9. Alimentazione Gender: la dieta anal, anallergica e analcolica.
  10. Viaggio distruzione: visita guidata alla Jotassassina.


giovedì 1 ottobre 2015

Trieste no xe per bici

Oggi, 1 ottobre 2015, è il giorno.
Quel giorno.
L'Armageddon ciclistico.
Via Mazzini è ufficialmente ciclabile.

Sono le 16 ormai, per cui è probabile che questo post non trovi più alcun lettore vivo per leggerlo.

Tuttavia una speranza c'è.
Una formula antica, tramandata di generazione in generazione, per mettere in guardia la città di Trieste dal pericolo a due ruote e una cadena.
"Trieste no xe per bici".

Ma non è così facile.
La formula, per funzionare, va recitata con la corretta posologia indicata nella ricetta di Paul Noseh:
15% sarcasmo scetticista
15% ranzidume geriatrico
10% supponenza orografica
10% nosepolismo cosmico
50% scontrosa grazia

Se pronunciata correttamente, la formula farà comparire magicamente questo cartello e la via sarà di nuovo libera dalle pericolose bici.
Daghe!

E il gatto del cartello?
Xe un gato. E el fa el gato po. Cioè no ga pel cul.


Grazie a Fulvio per la segnalazione del cartello ;)



martedì 15 settembre 2015

L'università dei furlani

Dopo il grande successo delle nostre prime due Facoltà Universitarie, quella delle Nagane (con specialistica in Nagana Mujesana) e quella dei Veci, abbiamo pensato fosse giusto aprire un nuovo indirizzo di studi, quello per diventare friulani doc.

Eccoci dunque a presentare l'Università dei furlani, di prossima apertura nella nostra sede dislocata lanfur sconta in luogo segreto.
Per trovarla, basterà seguire l'odore di frico e tocai, e il successo in questa ricerca varrà come primo requisito per l'ammissione alla scuola.

Gli altri requisiti sono:

  • Almeno un ricovero per coma etilico
  • Diploma certificato di impennata coi trattori
  • Consegnare il modulo d'iscrizione debitamente compilato in tutte le sezioni, mostrando particolar attenzione e fantasia per la casella blestemis.


Questo il piano di studi:

Zoologia applicata alla teologia (Prof. Di Oboe)
Sintomatologia onirica del taj delle oto (Prof. Puntaat)
Sociologia del taj delle dieci (Prof. Plen)
Gastrodinamica del taj di mezzogiorno (Prof. Ciok)
Posologia alimentare del taj di pranzo (Prof. Imbriag Hellen)
Equilibrismo deambulazionale di tutti i taj dopo (Prof. Sbrumereaux)
Metodologie di freestyle blasfemo postmoderno (Prof. Sacramen)
Dinamica apologetica lavorativa (Prof Stakanov)
Ecologia applicata alla panole (Prof. Blave)
Meteorologia pluviale infame (Prof. Sglavin)
Nomenclatura etilica apocrifa (Prof. Tokaij)
Caccia al triestin I: metodologie di camuffamento tipico del Triestinus fancazzarus - cos'è il nero? (Prof. Triesticoli)
Caccia al triestin II: analisi dell'attività volentieristica del Triestinus fancazzarus (0 ore previste causa programma vuoto) (Prof. Triesticoli)
Caccia al triestin III: cattura e tortura del Triestinus fancazzarus - il contratto a tempo indeterminato (Prof. Triesticoli)
Copricapistica alpina applicata all'Udinese (Prof. Zico)
Logospecificità de lis blestemis intercalari (Prof. Onorio)
Fluidodinamica del frico (Prof. Frice)
Fluidodinamica dela frice (Prof. Frico)
Culto e mitologia del purcit (Prof. Sant Antoni)

Il diploma di furlan potrà venir ritirato una volta ultimati tutti gli esami. O più facilmente prima ancora, se sarete già così produttivamente furlani da rilevare direttamente tutta l'Università, migliorarla e auto-proclamarvi furlani doc.

P.S. (parte seria): vista l’importanza di restare nelle proprie case e vista la concomitante chiusura delle scuole, abbiamo deciso di attivare, per chi lo volesse, la consegna a domicilio del gioco BARKOLANA, completo di espansione MATI PER BARKOLANA, al prezzo “d’emergenza” di 10 euro (il prezzo normale dei due giochi è di 30 euro), pagamento in contrassegno. Chi fosse interessato a riceverlo a domicilio scriva una mail a manna@bora.la indicando l’indirizzo di consegna. Consegneremo tendenzialmente la mattina dopo. L’offerta è valida solo all’interno del Comune di Trieste. Attiva anche la consegna a domicilio di tutti gli altri libri. Trovate l'elenco completo qua.


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giovedì 4 giugno 2015

Barcola, i dieci motivi per cui scegliere la Pineta

Ben bon, è iniziata l'estate barcolana. Ecco i motivi per cui scegliere la Pineta.
Ma tanto se ghe ne pol trovar altretanti per sceglier i Topolini. Insoma andè dove volè ;)
  1. Perché è tenuta con più cura del Parco di Miramare
  2. Perché raccoglie in pochi metri quadrati l'abc della tipologia mularica triestina. Fior fior di accademici scelgono el barachin de Barcola per illustrare agli studenti le differenze tra boba, legera, nagana, tara, gencon, nacici, cbcr.
    Per un articolo riassuntivo, vedere il Barcola Monetoraggio.
  3. Per ascoltare i veci brontolare della statua della mula de Trieste, scandalosa e immorale perché ghe se vedi el cul. Per poi osservare de sconton le loro opposte reazioni al passaggio delle nacici in costume.
  4. Per stendere il proprio asciugamano vicino al mare, nel lato delimitato a nord dal passaggio del furgone del gelato, e dunque chiamato Zoldana Australe, e ammirare così il mare e i cormorani che fa longhi coi cocai.
  5. Per stendere il proprio asciugamano nel lato Zoldana Boreale, e così con la scusa di guardare il mare vardar anche le mule che passa.
  6. Per stendere il proprio asciugamano esattamente nel centro, nella zona definita Zoldana Equatoriale, andando così a rinforzare le barricate erette dal CAGOZ, Comitato Anti Gas e Ombra de Zoldana.
  7. Per poter sentirsi parte integrante della società civile triestina prendendo una ferma posizione pro muleti che schiza le vece o pro comitato anti tuffi.
  8. Per poter dimostrare la propria abilità sull'unica ciclabile al mondo con circuito integrato di downhill sul drito, con salti, frasche in testa, slalom fra scooter parchegiai, slalom fra tavolini, slalom fra veci porconanti e strettoia suicida soto el ponte.
  9. Perchè in Pineta xe ulmo de muli.
  10. Foto di Giulia Vecchiet
  11. Perchè etologicamente ulma di endemismi, tra cui:
  • sdraioinmotorining, comportamento atto al trasporto equilibrista dello strumento di captazione dei raggi ultravioletti preferito dai veci (ultimamente anche dai giovini)
  • clanfa tiring, comportamento atto all'instaurazione di un juvenile social rank in base al quale sarà poi raggiunta la maturità da boba, legera o nagana.
  • lavre zoghing, comportamento atto alla conferma o al ribaltamento del social rank quando a causa dell'età non si può più ricorrere al clanfa tiring. Facile discriminare tra vece bobe, veci brontoloni, veci bavosi e veci ranzidi.
    11. (Bonus reclam): Per farse una bela partida a Barkolana soto ai pini!



Bon. Bona estate!

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giovedì 29 gennaio 2015

Il Piccolo e i triestini

El triestin, se sa, se informa sul Picolo.

Tuti pensa che el Picolo sia solo un giornal, ma in realtà xe molto ma molto de più, xe propio un'estension del triestin, un qualcossa che cressi con lui, dela nascita fin la veciaia, de co te magni radicio fin co te lo sburti.
E cussì, ogni età ga la sua pagina, la sua rubrica, che rapresenta l'evoluzion dela vita del triestin.

Eco qua el picio riassunto del'essenza del triestin, dime coss'te legi e te dirò in che fase te son, o viceversa:

Fase Mocoloso e Cagainbraghe: se te son dela vecia generazion, te vardavi i pupoli de"La Citadela". Se te son ultimo model te legi l'inserto Peter Pan.

Fase Muleto e Mulo legera, boba o nagana: te salti tuto e te va drito al Sport.

Fase mulon, riva i 20 anni: te scopri che prima del sport ghe xe robe tipo politica nazionale e internazionale, che, se anche magari no te trovi interessanti, te pensi che pol esser utili per ingrumar.

Fase età dela consapevoleza, riva i 30 anni: l'inserto casa mia domenicale acquista de colpo dignità. E l'oroscopo aiuta a infonder speranza a una generazion caro cogoi. E per tirarte su, te ispezioni come prima roba le Segnalazioni, in zerca de Manlio Cociancich che se lamenta del'albero furlan in piaza Unità.

Fase vecia boba, riva i 40 anni: la cronaca diventa el tuo interesse principale, ala ricerca de cossa ga combinà ogi quel'altra vecia boba de Ciano Cadena o Toio Scovaza e Ucio Ludame che l'altra sera te ga visto darse lignade incanfarai.

Fase seconda (o terza, quarta...) adolescenza, riva i 50 anni: te se domandi come mai no te gavevi mai notà che le schede dedicade ale votazioni de Miss Topolini iera cussì interessanti.

Fase nostalgica, riva i 60 anni: te cominci a capir che, tuto somà, se stava meo co se stava pezo, e le Segnalazioni brila de una nova luce. Ciò, una volta le te fazeva rider, ma desso te capissi che le disi robe VERE, GIUSTE e universalmente condivisibili de chi che ga un poco de quel che se ciama.

Fase nostalgico propositiva, riva i 70 anni: te cominci a sentir voia de far anche ti qualcossa de bel per la cità, de guidar la rivoluzion per recuperar i valori persi, te ciol la situazion in pugno e te se ativi! Insoma, te incominci a scriver anche ti su Segnalazioni.

Fase decadente, riva i 80 anni: quel che facebook xe per la muleria, per ti lo diventa i necrologi. Xe ulmo de amici ciò, figon, chissà quanti ghe ga comentà e chissà se qualchidun ghe ga messo like.

Fase sburtaradicio: la riva per tuti, co te ghe la dà. E là, finalmente, te compari ti sui necrologi da protagonista, serando cussì la rioda dela vita e fondendo la tua anima con le pagine del fedele compagno de tuti sti longhi anni.
E lui, el Piccolo, no mancherà de darte i sui Cari Saluti.


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martedì 6 gennaio 2015

Gli auspici della Ferriera di Servola

A grande richieste (de chi?) ecco i 10 auspici 2015 del fumo della Ferriera di Servola.

1. In Cavana ricomparirà la scritta "Visioli te bruso i sandali". Con essa, si aprirà la nuova tradizione di leggere gli auspici dal fumo del piccolo falò calzaturale e così la Ferriera potrà finalmente venir dismessa senza più scuse.

2. Il Topone de gomma abbandonerà Mustaca ligà in superstrada.

3. La Regione obbligherà Trieste Trasporti a introdurre un documento di riconoscimento del costo di 5 euri che certifichi la veridicità della carta d'identità dimodochè l'utente possa procedere all'acquisto per 5 euri del tesserino annuale di riconoscimento per poter in cotal guisa accedere al permesso di poter avere l'autorizzazione al procedimento di acquisto del biglietto per ciapar la coriera.
Tuttavia la Regione si riserva il diritto di dimandare all'utente la certificazione di usufrutto della propria foto, rilasciata con mod. 22/b, che certifichi che quella sia proprio la propria foto e non una di un mato diverso, magari più bel de ti.
Una volta certificato tutto, resta la possibilità al controllore di giocare la carta Futiz. E là te son cagà comunque e va in monassa tua.

4. Il tram de Opcina sarà venduto ai furlani. Quindi funzionerà 366 giorni l'anno e sarà costretto agli straordinari, portando i turisti a visitare tutte le bellezze di Trieste, fino a Miramare. Dove i troverà tuto serà.

5. Voio risorgerà. Ma avrà ancora le mudande in tera, e Porro allora si arrabbierà e lo denunzierà per mancanza di un poco de quel che se ciama. Per cui Voio morirà de novo, ma stavolta negado int'el oio, perchè per fortuna no xe guera desso.

6. Il centrodestra comincerà la campagna in vista delle amministrative del 2016. Già pronta la squadra per i manifesti: l'enigmista, Joker, Giulio (cunicio), Giulio (camel) e l'agente segreto 23-2.

7. Il centrosinistra comincerà la campagna in vista delle amministrative del 2016. Dopo il "Mandi Trieste" di Brusprinsting, l'albero di Natale furlan, il frico e la polenta a gratis in Piazza, finalmente verrà svelato il piano segreto filolanfur di cessione del potere, perchè dopo 5 anni no xe più frescheza de aministrar una cità, insoma, che i fazi lori dei.

8. Fine. Ma come finì??? No iera 10? Eh, gavè volù che Arvedi meti filtri e filtrini nela Feriera per far meno spuza? Ciapa! Desso i auspici xe 7, e no più 10. Xe finì el fumo.


lunedì 15 settembre 2014

El Pedocin, ciacole dal lato babe

Aprile, parcheggio davanti al Pedocin, una turista ferma una signora all’uscita, una tipica bagnante over 70, che presenta già un colorito tra il bronzo e la carbonella.

Turista: mi scusi, è questo il famoso stabilimento Lanterna?
Anziana: si si questo, ma lo ciamemo Pedocin
Turista: ah capisco, l’ho letto su una guida, come particolarità di Trieste
Anziana: ma lei la xè foresta? Se vuole le spiego come funzia
Turista: si grazie mi piacerebbe. C’è un biglietto? si entra divisi uomini e donne subito?
Anziana: allora lei la entra, paga il biglietto, poi lo deve fraccare in te la macchinetta che lo timbra. E va dalla parte delle donete.
Turista: ci sono sdraio? è attrezzato?
Anziana: no, le consiglio di portarsi una roba morbida da mettere sotto perché se no i saseti ghe rovina il cul
Turista: ma è un bagno naturista?
Anziana: no, non ci sono sai piante e no xè alberi
Turista: intendevo se è un bagno naturista, cioè se si fa nudo integrale
Anziana: orca no dei. Siamo in tante in topless, ma teniamo sempre coperta la parussola!

Questo uno dei pezzi di El Pedocin, libro di Micol Brusaferro a cui abbiamo dato una mano, perchè merita 'ssai.
C'è poi la sezione tettometro, abbigliamentometro, ciabattometro, gli sport, i tatuaggi e tanto altro ancora... insomma grasso el dindio!

Il libro si trova su amazon in formato ebook e costa 2,99 euri, scaricabile strucando il botone del mouse a questo link.

La roba boba del libro xe che finalmente anche i mas'ci poderà capir e farse un'idea dela situazion che xe drio quel muro.
Robe che nissun volerà più scavalcarlo, altrochè! :D

lunedì 11 agosto 2014

Le dieci trasgressioni must della movida triestina

Finalmente xe rivada l'estate.
Per via che finalmente xe caldo e xe rivà el sol? No, quele xe monade.
L'estate a Trieste riva co finalmente se torna a parlar de ela.
De quela.
Quela quala?
La temibile Movida Triestina™
Per il questore, ormai la xe FUORI CONTROLLO®.

I ricercatori del Monon Behavior Research Department no podeva esimerse dal far una ricerca sul campo per schedar le dieci peggiori trasgressioni dela muleria degradatamente degradante che bagola per le pericolose zone dela Movida Triestina™. I iera in dieci, purtropo a causa dela Movida Triestina™ FUORI CONTROLLO® xe morti tuti e xe tornà solo un, che ga rivà a lassarne l'elenco prima de morir anche lui per le ferite riportate.

Ecco le dieci trasgressioni must della Movida Triestina™
  1. Sconderse int'el zaineto una boza de bira portada de casa per no spender int'ei locai, gesto che mostra sprezzo per el normale sistema consumistico capitalistico o pericolosa istrianità sovversiva.

 2. Impinir i scovazoni fin l'orlo, e se no xe più spazio lassar là vicin le boze, ma fora del scovazon, causando apositamente degrado. Testimoni oculari disi che i ga visto muli spetar apositamente che i scovazoni sia pieni per poder pozar la boza fora.
La foto de Bruni che testimonia la pericolosa usanza de impinir i scovazoni de scovaze.
In sto caso i muloni se iera portai un sacheto pien de Lasko svode e i ga spetà che el scovazon fussi pien per poderlo tacar sul scovazon impunemente. Maledeti ciò.
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  3. Star sentai sul marciapie a ciacolar bevendo birete o altre bevande dissidenti. E no solo su un, su tanti marciapie! Ciaro gesto de derision verso chi se limita a caminar nela sua banalità borghese.

  4. Parchegiar sule rive ala cdc con sommo sprezzo dell'ordine costituito del paese ordinato che ierimo.

  5. Pastrociar su muri e in giro, lanciando ambigui e criptici messaggi di finto collaborazionismo anti Movida Triestina™.

Grazie a Andrea Tinis per la foto

  6. Pissar dal Molo Audace. Ma no come che fazeva i nonni, che pissava del Molo San Carlo. Quele sì che iera minzioni d'onore. Quei iera altri tempi. Desso i lo fa propio con quel'anda arogante tipica dela movida. E anche el nome "audace" fa più aroganza.

  7. Portar strumenti sul Molo Audace per far casin. I gaveva incomincià anni fa cole chitare. Dopo xe rivadi i tamburi bum bum bum e i bonghi bam bam bam. E desso, nela Movida Triestina™ ormai FUORI CONTROLLO®, semo rivai a portar pianiforti. Tuto solo che per far ancora più casin e degrado.

No bastava chitare e bonghi, desso anche pianiforti.
  8. Magnar el parsuto senza mastigarlo. Sì, anche questo i fa. I xe stadi visti, fora de Marino. Come gesto de ribelion nei confronti dele none che ghe diseva che i muleti mori se no mastiga el parsuto per via che el ghe va per tresso.
Oviamente dopo i xe morti, le none ga sempre ragion. E i cadaveri ga aumentà el fator de degrado.

  9. Cucar el lato babe del Pedocin del mar, oltre el muro. Trasgression a sfondo sessuale anche gavemo, la temibile Movida Triestina™ no se fa mancar niente.

  10. Ultima, la più pezo de tute perchè subdolamente avalada dal Comun, che dovessi invece combater questo degrado: ocupar la ex pescheria, logo dove un tempo se lavorava sul serio, con eventi-inni al fancazzismo. Mostre de magnar, mostre de bever, dove i movidari apunto magna e bevi e perdi el contato col sano mondo del lavoro. E desso là cossa ghe xe? El Salotto Vienna. Salotto! Salotto! "Salotto" Vienna. No "cucina", dove che se lavora e se cusina. No "studio", dove che se lavora e se studia. No "sala riunioni", dove che se progeta lavori. No, proprio "salotto", la parte dela casa dove che no se fa mai un cazzo! Solito po'.

Visti questi dieci punti, xe evidente che Trieste sta diventando veramente una città dove la gente ga paura a girar de sera e anche de matina.
La foto de Andrea Rodriguez ben evidenzia la pericolosità dela situazion. Semo cagai.