giovedì 29 aprile 2021
Riparti el calcio a 7 - la convocazion
martedì 20 aprile 2021
I personaggi del calcio a 7 triestino
Calcio a 7 a Trieste: quela roba che quasi tuti i triestini ga fato almeno una volta, de solito con risultati tragicomici.
E alora ne pareva giusto publicar un libro che parli propio de questo, ed eco "Mati drio el balon", de Giuseppe Vergara con pupoli de Chiara Gelmini, che trovè in libreria, nonché da Urbanwear, Tipicamente triestino e anche online nela nostra botega del morbin.
Bando ale ciacole! Eco una bela anteprima con (qualche) personagio tipico dei campi de balon!
EL ROVINÀ
Giocatore che riesce a stare in campo nonostante fumi due pacchetti di sigarette al giorno e beva spritz bianchi e/o birrette come se non ci fosse un domani. Non entra mai in campo se non adeguatamente dissetato, l’ultima sigaretta la fuma dopo l’appello dell’arbitro. Finita la partita se ne accende un’altra prima ancora di asciugarsi i capelli, meravigliandosi di aver resistito un’ora senza fumare. Si fionda in qualsiasi posto dove gli possano dar da bere e non ha mai capito che cosa ci sia dentro le bottigliette di Gatorade.
Fino ad una certa età, durante la partita, il fisico sembra non risentire della sua vita dissoluta. Con l’avanzare degli anni il fischio finale della partita diventa una specie di supplizio di Tantalo. Raramente riesce a disputare degnamente il torneo veterani se non ha precedentemente cambiato condotta di vita. I pochi che ce la fanno godono di ammirazione incondizionata condita da un pizzico d’invidia: “El gà 45 ani, el fuma come un camin, el bevi come un camel ma el riva ancora a zogar balon. Non so come che el fa”.
EL SCARPON
Giocatore non dotato tecnicamente a cui mancano le basi del calcio. Tipico di uomini che da bambini non hanno militato nelle formazioni giovanili e si sono avvicinati al football magari già in età adulta. Si riconosce da come stoppa un pallone, dalla sua postura e da come calcia.
Rientra in squadra perché ha altre doti, come la velocità o la prestanza fisica o il fatto di aver praticato a livello agonistico altri sport. Talvolta però non ha nessuna di queste caratteristiche, è cioè uno scarpon puro e quindi se gioca è perché è lo sponsor della squadra (o parente dello sponsor) oppure è un amico buontempone che sta sempre in panchina ed entra solo a risultato acquisito per rallegrare la compagnia.
Quando calcia in porta preferisce di gran lunga un bel puntalin piuttosto che un collo pieno e in caso di gol viene festeggiato con rituali studiati a tavolino. Sebbene sia considerato una mina vagante, talvolta tira fuori dal cappello, il più delle volte inconsapevolmente, delle giocate uniche che lasciano tutti a bocca aperta.
E i altri? Ve disemo solo quai xe: el castron, el tecnico, el rissoso, dotor gekil e mister aid, el discontinuo, l'ubiquo, l'arbitro, el mister, el sponsor, l'organizator...E dopo xe tuti i ruoli... e le telefonade...
E bon se sè curiosi andè cior el libro che merita! :)
E per restar agiornado cole monade, iscrivite ala monadesletter:
sabato 21 dicembre 2019
La pioggia e il pipistrello di Piazza Foraggi
"Animali triestini e dove trovarli", di Giulio Giadrossi e Chiara Gelmini, raccolta di filastrocche sugli animali che popolano i rioni triestini e non solo. Dal Gufo di Rozzol (che bubola solo se la triestina fa gol) a Enrico il gallo di Sgonico (che si recò in Friuli per assaggiare il frico).
Il libro si trova in tutte le librerie più bobe nonché online in tutto il mondo qua.
Ecco dunque a voi
martedì 22 maggio 2018
Mirella Boutique, le 7 regole del fescion
Dopo El Pedocin e Ciacole al Pedocin, tornano Micol Brusaferro e la pupolatrice Chiara Gelmini con:
Mirella Boutique, la nuova frontiera del fescion.
Che robe!
La presentazione ufficiale oggi martedì 22 maggio alle ore 18 da Lettera Viva, in viale 20 settembre a Trieste.
Il libro si trova già nelle librerie più bobe, da Urbanwear e da Tipicamente Triestino, nonchè online.
Non conoscete Mirella? Ma dei!
Eccovi le 7 REGOLE di MIRELLA:
- Come detto c’è sempre gente, quindi la prima regola è semplice ma fondamentale: avere pazienza. Non arrabbiarsi se la frettolosa di turno spinge per accaparrarsi la maglia prima, se c’è quella che va piano perché ha tempo da perdere, se alla cassa la fila è lunga o se si viene investite dall’odore dell’ascella potente di un donnone in estate. Bisogna essere forti, non arrendersi e puntare dritte all’obiettivo.
- Prevedere già un budget prima di entrare. Sempre. Il rischio è di acquistare metà negozio. Perché se entri col pensiero “Fazo solo un gireto” esci dopo aver speso cento euro con dieci borse piene di cose, che probabilmente non ti servivano, ma “ciò costava cussì poco!”.
- Meglio idratarsi d’estate e portare una bottiglietta d’acqua. Spesso la calca, il caldo e la frenesia di decine di donne euforiche che comprano senza sosta può giocare brutti scherzi, si rischia lo stordimento. Qualche esercizio fisico prima di entrare poi, impedirà di soffrire di stanchezza o crampi, quando, specie per i saldi, si percorre la superficie del negozio almeno una decina di volte.
- I bambini vanno lasciati a casa. Piangono, si perdono, cadono, vengono schiacciati. Se notate accanto alla cassa c’è una fila lunga con tantissimi ciucci che i bimbi hanno perso, ma anche scarpine e giochi. Probabile sia stato perso pure qualche bimbo, ma era impossibile appenderlo, occupava troppo spazio dove ci sono già le mutande e i reggiseni.
- È bene controllare sulle riviste di moda le tendenze del momento. Quando su un giornale c’è scritto sotto “Per l’intera composizione che indossa la modella il prezzo è di 2500 euro”, da Mirella puoi costruirti la stessa cosa a 25 euro. E ti avanza anche qualcosa.
- Alla cassa Mirella ti omaggerà sempre con un regalino, oggetti di dubbio gusto ma di grande impatto sicuramente...
- Se non è necessario, non provare niente!!! Le file ai camerini sono sempre lunghe e di solito devi entrare con un’estranea perché, come dice la commessa “Cussì fè prima e no xe de vergognarse”. Ma spesso è solo una perdita di tempo. D’altra parte il commesso Stanko pure lo dice “Ma cossa ti vol provar roba da 3 euro, e dai dai, compra e basta no?”. Come dargli torto...