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lunedì 17 febbraio 2020

Carneval: el costume del ragno de Domio

Riva Carneval. Benon! De cossa ve vestì?
Eco de cossa volessi vestirse (anche per andar al bagno) el ragno de Domio, un dei protagonisti del belissimissimissimo libro "Animali triestini e dove trovarli", che se trova nele librerie più bobe e online qua.


Il ragno di Domio
tesse trame da dentro un armadio
vorrebbe andar a Barcola a farsi il bagno
ma non esistono costumi da ragno,
per non perdere il mare di vista
in Costa dei Barbari fa il naturista.



E per restar agiornado cole monade, iscrivite ala monadesletter:


venerdì 12 febbraio 2016

Sesso e bestiuzze: i pipistrei pompinari

E bon, dopo lo studio sugli scoiattoli pippaioli era ovvio che ne trovavamo un altro di pari livello.
Ecco l'articolo dei muloni cinesi nientemeno che sui pipistrelli pompinari.



Insomma pare che nel 70% dei rapporti tra pipistrello e pipistrella quest'ultima pratichi il sesso orale al partner.
I ricercatori si sono dati al voyeurismo extraspecifico e hanno raccolto un mucchio de materiale video che ora stanno rivendendo al mercato nero dei pipistrelli adolescenti (sì, se andate sulla pagina del paper trovate anche un video, con la musichetta tra l'altro!)

Va ben, siccome siamo scienziati seri e la rubrica ha (anche) scopo educativo riportiamo anche le ipotesi dei muloni cinesi sul perché del comportamento.
  1. Per una maggior lubrificazione e maggior successo riproduttivo.
  2. Maggior controllo del partner, essendo che poi i due si dividono e vanno a formare gruppi unisex per il resto della stagione. (Riassunto in: te sta qua con mi fin che no te passa la voia, dopo te pol andar pur a zogar coi muloni).
  3. Azione battericida e prevenzione delle malattie.
  4. Presenza di segnali chimici che possono dare informazioni sulla scelta del pipistrello, insomma su quanto el mato xe figo.
Noi siamo per la 3, anche se noiosa.
Ovviamente il Monon Behavior Research Department non poteva esimersi dal proporre di dare un contributo importante a questo studio procedendo alle medesime osservazione sulla specie Homo sapiens e quindi stiamo cercando volontari...
... bon ma no dei, xe un viz tropo scontà ;)


Sesso e bestiuzze vi è offerta da:
Monon Behavior in the world. La rubrica dedicata ai più importanti studi scientifici VERI che ci hanno praticamente rubato. Maledeti ciò.




sabato 4 luglio 2015

La movida triestina dei cocai

Eco. No bastava i giovini balordi drogai cola muzica unzunzunz fin tardi (ieri al San Marco i vigili ga dovù fermar un conzerto ale 21.30! Degrado!), desso el sonno ristoratore del rinomato lavoratore triestino ga un novo nemico: el cocal!
Eco la testimonianza sul Picolo:



Al'alba i taca sonar ciò! E fin quel'ora cossa i fa? I se droga, sicuro! I tira notolada!
Una volta no i gavessi lassà.


lunedì 10 novembre 2014

La leonessa e la palestra

Seconda puntata della rubrica "Psicologia umana applicata alle bestiuzze", serie che ha come fine ultimo dimostrare scientificamente che l'omo xe mona. 
Ecco la storia della leonessa e della palestra.

La leonessa si svegliò, come ogni giorno.
Uscì di casa, con l'intento di puntare la solita gazzella più sbonfa della clapa. Una dura mattinata di caccia, per portare a casa da mangiare per tutti.
Sulla strada, incrociò un'altra leonessa. Questa si stupì nel vederla ancora andare a caccia.

"Ma dai", le disse, "pensavo che ormai tutte andassero a comprarsi le gazzelle già disossate alla botega magnativa degli ippopotami. Mi vuoi dire che tu cacci ancora? Fai tutta quella fatica, quelle corse?"
"Certo", rispose la leonessa, "non avrei come pagare una gazzella già cacciata e disossata, in fondo è ciò per cui siamo nate, lo facciamo da sempre".
"Ah, ma come sei retrò", apostrofò l'altra. "Io mi sto recando giusto ora al mio lavoro. Spello banane agli scimpanzè, in modo che non debbano faticare a farlo loro. Seduta, tranquilla, tutto il giorno. Niente più fatica. Con quello che guadagno, poi, la sera mi compro la mia bella gazzella già disossata dagli ippopotami e così porto a casa da mangiare per tutti. Senza fare tutte le corse che fai tu e con anche qualche soldo che mi avanza."
"E cosa fai con i soldi che ti avanzano?", chiese la leonessa, curiosa.
"Ah, sai, da quando faccio questa vita sedentaria ho messo su un po' di culone e di gambazze. E quindi, nel tempo libero che mi rimane, posso pagarmi la palestra dei fenicotteri, e guarda che silhouette invidiabile che sfoggio!"
"La palestra dei fenicotteri? Ma è lontana! Devi camminare tantissimo per arrivarci!"
"Camminare? Ma scherzi? Posso permettermi anche di prendere il giraffabus senza problemi! Se voglio camminare poi vado sul tapiro-roulant, non sono mica scema!"

La leonessa proseguì sui suoi passi. Arrivò alla pozza d'acqua e si specchiò. E vide che la sua silhouette non aveva nulla da invidiare all'altra, anzi, era ben più prestante.
Si nascose tra l'erba, paziente.
Attese l'arrivo delle gazzelle.
Tese l'agguato, le rincorse, consumando le stesse calorie che l'altra leonessa avrebbe consumato la sera, in palestra.
Catturò la gazzella più sbonfa, la portò a casa, la disossò, e se la mangiò assieme alla sua famiglia.
Nel tempo libero che le rimase, mentre l'altra leonessa era impegnata nello zumba rassodante delle zebre, lei si godette lo spettacolo comico delle iene ridens, che da sempre intrattenevano tutta la savana in cambio degli avanzi dei loro pasti. Leoni, ghepardi, gazzelle, simiete, tutti assieme attorno al fuoco, in compagnia, nell'attesa di svegliarsi e affrontare il nuovo giorno.

Morale: a volte, sovrappensiero, rischiamo di affogare nel turbine delle necessità acquisite, forse perdendo di vista le cose di cui abbiamo veramente bisogno.



martedì 12 agosto 2014

La leonessa e la gazzella diet

Prima puntata della nuova rubrica "Psicologia umana applicata alle bestiuzze", serie che ha come fine ultimo dimostrare scientificamente che l'omo xe mona. 
Ecco la storia della leonessa e della gazzella diet.  

La leonessa si svegliò, come ogni giorno.
Accese la televisione per tenersi aggiornata sulle news dalla savana. Situazione delle pozze d'acqua, colori alla moda nel 2014 per le zebre, la giraffa nel guinnes dei primati per il collo più lungo, la segnalazione degli scimpanzè che se il guiness è veramente dei primati allora la giraffa non c'entra un zocca, solite robe insomma.
Finchè non cominciò la pubblicità. Lima-unghie elettrici, spuzze flit per marcare il territorio in maniera più efficace, arriccia criniere per maschi fashion-latacu. Solite robe insomma.
Finchè non arrivò l'ultimo spot: un primo piano di una gazzella anoressica rincorsa da una leonessa dalla silhouette invidiabile. "Dalla ricerca CopaSavana, Gazzelle BioDietZero, da oggi con ancora meno calorie!", questo l'accattivante claim.  
La leonessa spense il televisore, esclamò un "macheccazzo! La psicologia umana me magni una fetta de cul!", e assieme alle compagne tese un agguato a un branco di gazzelle, puntando la più sbonfa.  

Morale: vero progresso sarà quando i tic-tac gaverà 1000 calorie, non 2. Ostregheta!