"Pint of Science", arriva a Trieste!
Il festival porta alcuni dei più brillanti ricercatori nei bar e/o nei pub delle città per raccontare le ultime ricerche e scoperte scientifiche frutto del loro lavoro, il tutto sorseggiando una buona birra. Il festival è in programma il
15-16-17 Maggio 2017,
qua il calendario degli eventi.
Ma esiste una relazione tra scienza e birra?
Certo. Il Monon Behavior Research Department se ne occuperà questa settimana con diversi studi.
Ecco il primo!
LA TEORIA ETNOLOGICA (ETO-ENOLOGICA) DELLA MANDRIA DI GNEURONI
Due importanti studi internazionali hanno attirato la nostra attenzione in questi giorni:
il primo dimostra che
il cervello degli anziani rallenta non per l'età, ma per l'
eccessivo accumulo di informazioni (Wayne Gray e Thomas Hills, 2014);
il secondo che
le persone intelligenti consumano più alcol. Anzi, alcohol, che fa più international (John D. Mayer, 2014).
E bon, e qual è la relazione tra i due?
Semplice:
la teoria etnologica (eto-enologica) della mandria di gneuroni.
Vediamo cosa dice.

Immaginatevi una mandria di gnù, in Africa. Per non far restare indietro nessuno,
il gruppo segue il ritmo degli individui più lenti.
Arriva un predatore, leonessa o pantera che sia. Ci sarà un fuggi fuggi generale, e gli individui più lenti verranno catturati e uccisi dai predatori.
Da tutto questo,
il ritmo della mandria di gnù ne trarrà ovvio giovamento, avendo meno individui lenti da aspettare.
Ora, fate il parallelo con il cervello umano.
I neuroni lavorano in gruppo, sono una mandria. Li chiameremo
gneuroni, per rendere ancora più incisivo il confronto.
Col passare degli anni, le sinapsi tra gneuroni si accumulano sempre di più, rallentando la fluidità del sistema. La mandria di gneuroni inoltre è soggetta alla stessa regola della mandria di gnù:
si segue il ritmo dei gneuroni più lenti. Questo è appunto l'effetto dimostrato nel primo studio sul cervello degli anziani, oberato dalle troppe informazioni e dai troppi scaraboci e sbisighezi gneuronali.
Ed ecco che entra in scena il predatore di gneuroni: l'alcohol.
Che sia vin bianco (leonesse) o nero (pantere), questo avrà due importanti effetti:
1. prederà i gneuroni più lenti.
2. eliminerà informazioni disutili.
Da tutto questo,
il ritmo della mandria di gneuroni ne trarrà ovvio giovamento, avendo meno gneuroni lenti da aspettare e meno informazioni da gestire. E questo è proprio l'effetto illustrato nel secondo studio, ovvero che le persone intelligenti consumano più alcol.
Tutto grazie alla
teoria etnologica della mandria di gneuroni.

Bon, desso andemo bever una leonessa col'aqua minerale. Un spritz, dei. Viva!
P.S. E' tornato il Monon Behavior in edizione ampliata e remasterizata! Lo trovate a soli 5 euri
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versione ebook.