lunedì 11 gennaio 2016

Le ciclomaldobrie risorgono

A volte ritornano!
Zinque bici, do veci e una galina con do teste e Polska... rivemo!, ovvero la serie delle ciclomaldobrie di Diego Manna e Michele Zazzara ormai praticamente esaurite nelle librerie, tornano disponibili online su Amazon! Basta strucar sui rispettivi link. :)

Abbiamo testato il servizio: funziona! Ecco la prima copia del nuovo Zinque bici, do veci e una galina con do teste, arrivato in una settimana!





Zinque bici e un amaro Montenegro, invece, si trova ancora nelle librerie, e siamo già in ristampa dopo appena 2 mesi dall'uscita. Grazie a tutti! :)

Per i più curiosi, spieghiamo come funziona il servizio Createspace, che è quello che abbiamo utilizzato:
Una volta pronto e impaginato il libro, non si deve far altro che caricarlo sul proprio account. Dopodiché, Amazon si occuperà di tutto il resto: ogni volta che qualcuno compra una copia online, questa verrà stampata e spedita comodamente a casa in una settimana. Tichete.

Se avete altre domande e volete approfondire l'argomento (vale soprattutto per autori curiosi di questa nuova possibilità di pubblicazione) scriveteci pure a manna@bora.la e vi daremo una mano ;)



giovedì 7 gennaio 2016

Care segnalazioni: pannolini per cani

Anche oggi non manca la proposta rivoluzionaria. Contro le deiezioni canine: pannolini per cani.
Daghe!




Care segnalazioni, la rubrica con le segnalazioni più cool di Trieste.



mercoledì 6 gennaio 2016

Il Pignarûl Grant

Carte del frico, approfondimento culturale numero 9/82.

Pignarûl Grant



Pupolo di Erika Ronchin

Il Pignarûl Grant è il Grande falò dell’Epifania. Viene acceso a Tarcento il 6 gennaio, dopo la fiaccolata guidata dal Vieli Venerand, Vecchio Venerando, che, in base alla direzione del fumo, trarrà gli auspici per il nuovo anno.
"Se 'l fum al và a sorêli jevât cjape 'l sac e vâ a marcjât".
(Se il fumo volge a oriente al mercato col sacco andrai continuamente),
ma "Se 'l fum al và a sorêli a mont cjape 'l sac e vâ a pal mont".
(Se il fumo piega al tramonto emigra col tuo sacco per le vie del mondo).


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martedì 5 gennaio 2016

Care segnalazioni: Franca Porfirio strikes back

Un ritorno gradito tra le segnalazioni: la moralizzatrice Franca Porfirio, alla prese con manifesti e statue privi di pudore.





Care segnalazioni, la rubrica con le segnalazioni più cool di Trieste.



domenica 3 gennaio 2016

Dipiazza e il piano neve

Come non approfittare della neve per riproporre questa poesia, scritta durante il secondo mandato Dipiazza, poi rimasta d'attualità con Cosolini, e nuovamente buona per il Dipiazza III. Tanto sempre "Sindaco Robi" xe :)


cosolini piano neve
Foto d'archivio di Ivan Doglia

DIPIAZZA E IL PIANO NEVE A TRIESTE

No ghe xe più la bora de una volta
diseva quel vecio, che nissun più scolta
cole man drio la schena, vardando el cantier
el critica i bubez che no i ga più mestier

El vecio vizin, de ani in asedo
diseva altresì che xe vegnudo ‘ssai fredo
"Ma cossa mai fredo, la parola xe 'zima'"
ghe disi quel’altro, più garbo de prima

'Na volta comunque, sta neve no iera
de colpo xe inverno, no più primavera
xe che no ghe xe più le meze stagioni
e de colpo coremo soto i piumoni

Co sti tempi oramai no se capissi più gnente
la neve e la bora insempia la gente
el sindaco Robi xe diventà mato
ma solo con l’Austria iera tuto ordinato

Del pian dela neve desso ‘ssai i disi
ogni ano de più i ne scassa i bisi
ma mi me ricordo, co se iera più sgai,
co iera cussì ‘ndava solo el tranvai

e tuti in osmiza, o a spasso coi cani
in suso col tran e che lavori i furlani!


Bon, e adesso non vi resta che andare a comprare l'osmiza sul mare e regalarlo a tutti!
Se no no riverè gnanca rivar in osmiza!

L'Osmiza sul mare lo trovate in tutte le librerie di Trieste e Bisiacaria a 10 euri.
Oppure comodamente online a questo link.
O anche in formato ebook.



FOLLOW THE WHITE COCAL!


sabato 2 gennaio 2016

Care segnalazioni: Cosolini studa i temporai

L'anno nuovo è arrivato (auguri ciò!) ma le Segnalazioni continuano a darci ottime soddisfazioni.
Ecco una proposta assolutamente condivisibile. Ma si sa, a Trieste no se pol, solito!





sabato 12 dicembre 2015

Santa Lucia

Carte del frico, approfondimento culturale numero 8/82.

SANTA LUCIA


Pupolo di Erika Ronchin

Santa Lucia, fu una martire cristiana, morta il 13 dicembre 304 durante le persecuzioni di Diocleziano a Siracusa.
Ancora ragazzina, Lucia era promessa sposa a un giovane pagano.
Sua mamma inizia a stare male e soffre di gravi emorragie. Lucia la convince a recarsi in pellegrinaggio a Catania presso la tomba di Sant’Agata, in occasione dell’anniversario del suo martirio per chiedere la grazia della guarigione. Dopo la messa, Lucia si addormenta e in sogno le appare Sant’Agata che le promette la guarigione della madre e le anticipa che diventerà santa.
Subito la madre ritornò a stare bene.
Supportata da questo miracolo e dalle parole della Santa, Lucia tornata a Siracusa comunica alla madre che non vuole sposarsi e che la sua intenzione era quella di aiutare i poveri della città, donando loro tutto quello che possedeva.
La notizia arriva alle orecchie del pretendente di Lucia che preso dall’ira, avendo scoperto la sua fede cristiana, la denuncia all’arconte di Siracusa (Pascasio) che subito la fa arrestare.
Durante il processo, Pascasio cerca di convincere Lucia a rinnegare la sua fede e a compiere sacrifici in onore degli dei romani, lei però non cede. Alterato dalle sue risposte, ordina che sia portata in un “luogo infame, dove sarai costretta al disonore” (postribolo), ma quando i soldati tentano di spostarla, Lucia miracolosamente diventa irremovibile.
Pascasio pensa che Lucia sia una strega per questo ordina che sia cosparsa di urina e di riprovare a muoverla usando dei buoi. Ma gli animali non riescono a spostarla.
L’arconte, infuriato, ordina che venga bruciata. Cosparsa di pece e olio, il corpo di Lucia viene avvolto dalle fiamme, ma non brucia.
Alla fine Lucia fu decapitata con un colpo di spada. Si narra anche che le furono strappati gli occhi, per questo lei divenne protettrice della vista, anche se non ci sono fonti ufficiali su questo gesto terribile. L’emblema degli occhi sulla coppa, o sul piatto, è da ricollegarsi, semplicemente, con la devozione popolare che l’ha sempre invocata protettrice della vista a motivo del suo nome Lucia, da Lux, che vuol dire “luce”.
[fonte: si24.it/]

Ogni 13 dicembre, in Friuli, Santa Lucia porta i regali ai bambini buoni.


Nel gioco FRICO la carta Santa Lucia è una delle prime due carte extra speciali.
Si trova in tutte le librerie e negozi più bobe della regione, assieme alla carta triestina San Nicolò.
Porta in dono la possibilità di utilizzare per una volta in qualunque momento durante il proprio turno di gioco il cannone bisiaco, sparando a qualunque territorio avversario, capitali incluse..


P.S. Il FRIKO in versione limitata (con la K + borsina + gioco + saranno presenti anche gli autori:
carte nuove di San Nicolò e Santa Lucia + 6 sottobicchieri + adesivo del can de Trieste) potete trovarlo in queste date, dove

  • domenica 18 dicembre 2016 dalle 10.30 alle 18 al mercatino Barbacan Produce, in piazzetta Barbacan a Trieste.
Vi aspettiamo!

P.P.S. FRICO si può acquistare anche online, comodamente da questo link!