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lunedì 24 novembre 2014

Le cinque fasi del sindaco di Trieste

Ispirati dal noto ricercatore Italo Cerne, ci siamo dedicati allo studio della figura mitologica del Sindaco di Trieste. Non Cosolini, ma proprio il sindaco in generale insomma, quela roba che ogni 5 anni ghe toca a qualchidun (che però el se la ga zercada!). Ecco i risultati:

In primis, risulta evidente che il Sindaco di Trieste deve per forza di cose chiamarsi Roberto.

In secondis, terzis e quartis, il Sindaco di Trieste dovrà, nell'arco della sua carriera, passare per forza attraverso queste cinque fasi:

1. Fase "chi xe sto mato"
E' la fase della pre-campagna elettorale, quando ancora non si sa chi sarà il candidato a Sindaco delle varie forze politiche in gioco. Solitamente questa fase è accompagnata in città da commenti quali "Xe un pezo del'altro", "Ma cossa, quel? te prego dei", "Mai sentì, no ghe la pol far dei" e da manifesti criptici inneggianti arcani simbolismi numerici.





2. Fase "speremo ben"
Inizia con la candidatura ufficiale e la campagna elettorale. In questa fase il futuro Sindaco di Trieste è l'amico di tutti, benvoluto un po' ovunque, sulla base dei noti principi popolarnazionali "Dei che magari con sto qua xe la volta bona che le robe cambia" o "Dei che pezo de sto povero mona che gavemo desso (vedi fase 4) no el poderà far".

3. Fase "el mio Sindaco"
Il giorno della vittoria il Sindaco di Trieste è il Sindaco di tutti. Di chi lo acclama, perché sta festeggiando la vittoria, e degli altri, perché al rebechin se magna e se bevi comunque agratis.

4. Fase "povero mona"
Inizia il giorno dopo la proclamazione a Sindaco di Trieste e dura fino a fine mandato. In questa fase, il Sindaco di Trieste diventa la capra espiatrice di tutti i mali della città. Perchè? "Perchè xe za passai do giorni e ancora no el ga fato un klinz!".
Speranze di redenzione dalla fase 4? No, perché se mai ci fossero cose positive, sarebbero sicuramente merito dell'ex sindaco, passato ormai alla fase 5.

5. Fase "se stava meo co se stava pezo"
Arriva dopo la fine del mandato, quando viene eletto un nuovo Sindaco di Trieste che per forza di cose entrerà nella sua fase "povero mona", in questo modo risollevando le sorti del nostro ormai ex Sindaco, che uscirà vittorioso dalla fase 4, conquistando meriti betolistici quali "Par incredibile ma sto novo che gavemo desso el ne fa adiritura rimpianger quel altro ciò" o "Ghe ne gavemo dite de tuti i colori, però ala fine co iera quel altro se stava meo, poco de far".

Detto questo, risulta evidente da questa ricerca che il Sindaco di Trieste, per rimanere nella fase 3, la migliore, altro non deve fare che butar rebechini a nastro e po bon. Daghe dei!


sabato 25 ottobre 2014

Bora, istruzioni per l'uso

La Bora a Trieste, ecco le istruzioni international per l'uso. La versione originale no la trovemo più, la gaveva postada la Barcolana. Al Monon Behavior Research Department era stato affidato il duro compito di tradurla.
Ecco le instruction ciò!

Pupolo de Erika Ronchin
Bora: instructions for tourists and forestis 

1. If windows are scassanding themselves, it’s Bora (windows vista no val: it’s always scassated)

2. If the copps of the roofs are scassanding themselves, it’s a lot of Bora
2a. if you are in Bisiacary, a lot of Bora is Boronononona

3. If the walls have the tremaz, no: it’s a teremot

4. If you’re going out, your jumbot will not bastar

5. If you’re staying home like a pantofoler, your morepussies (piumone) will bastar

6. If it’s raining, it’s caro cogoi. Your ombrela will turn at the first refol and it will be impossible to indrizz and serar it. So you will infilate it in the first scovazon, obviously after having run behind it (the scovazon).

7. If they sold you an ombrela saying it’s anti-bora, don’t have them pel cool: they are only trying to inzinganate tourists.

8. If it isn’t raining and it’s Dark Bora (Darth Vader’s dark side of the Bora), probably it will rain. And the ombrela will go to remeng

9. If you’re a baba, don’t use tacks: up the Bora suffs more

10. If you’re mulon, don’t use the tacks (even when there’s no Bora)

11. If you’re going to Big Square (now called Unity Square), walk by the Prefetur side. The Lloyd side is for real bobe and sailors.

12. If you need to park the car, do it against Bora direction. You didn’t do it? Bravo mona. Now repair the door of the car arente yours and cazz 800 euri. If your car has 5 doors, you haven’t bugnated the car arente and the bora refol has opened decagars your front door, you bugnated also the back one. Cazz again 800 euri.

13. If you parked against Bora direction probably you will not be able to open the door, but it’s better to be incugnated in your car than cazzar 800 euri, no? Ecolo.

14. If you see a bagolant scovazzon, don’t gaver it pel cool, today is its nagana day

15. If you leave somthing out in a pergol, you’re out like a pergol. Go and find it in South West direction, probably near Stramonazz

16. If you see a camera with a operator filming, don’t pass in front of him: for experience they stay where there are refols at tradiment, and you could see yourself barcolling without molling on the seral TG1.

17. Ou, don’t go to the Saint Karl Dock (now Bold Dock).
Ou fenomeno! I’ve said: don’t go to the Saint Karl Dock (now Bold Dock)

18. The names of some Triest street are strictly related to the Bora: what are you doing today in via Windmill if you are not Don Chisciotte? And don’t say monate dei, you’re not Don Chisciotte.

19. Bagoling against Bora is an art that you learn when you are a young mocoloso. Or at least a cagainbraghe. If you have not yet imparated, caro cogoi.

20. Triestin people think that only the pampels guant themselves on the light pals.
 

Bon, e adesso non vi resta che andare a comprare l'osmiza sul mare e regalarlo a tutti!
Se no un refolo de bora ve porterà in malora! ;)

L'Osmiza sul mare lo trovate in tutte le librerie di Trieste e Bisiacaria a 10 euri.
Oppure comodamente online a questo link.
O anche in formato ebook.



FOLLOW THE WHITE COCAL!

venerdì 11 aprile 2014

Trieste e il lavoro

A Trieste ci sono tante ricette alternative alle normali soluzioni dei problemi quotidiani.
Così ache sul tema del lavoro c'è tutta una filosofia triestina da seguire per affrontare in maniera costruttiva e finalmente risolutiva il problema della disoccupazione.
Ricorderemo quindi la grande offerta di lavorare alla CDC.
Oggi invece troviamo una ricetta ancora migliore:


Più lavoro ai giovedì.
Così venerdì puoi stare a casa e cominci il weekend alla grande.
Lunedì e martedì è il post weekend, quindi è d'obbligo stare a casa.
E mercoledì è il centro della settimana, il riposo obbligato prima di affrontare la dura giornata di lavoro del giovedì.

Come al solito, Trieste sul tema del lavoro si dimostra avanti anni luce.
Grazie a Diego per la foto postada su facebook e prontamente rubada. Te devo un spritz. :D


http://mononbehavior.altervista.org/polska_rivemo.html

domenica 6 aprile 2014

Veci a Trieste, episode 1

Vecia a Trieste. 87 anni. Piazza Unità.

- Giovinoto, te sa chi xe la capa de Trieste, che go de parlarghe?
- Orca, no savessi, forsi la podessi parlar col sindaco.
- No, no, me servi proprio la capa... come se ciama... la Presidente del Municipio.
- Ustia, robe importanti ciò, ma Presidente del Municipio no go mai sentì...
- La prima dona dei, chi xe la prima dona, go de contarghe una mia idea per el turismo.
- Alora la podessi parlar col'assessor al turismo magari...
- Ah eco, ben fata. Anderò domandarghe chi xe la prima dona che se ocupa de turismo.
- E no la pol contarghe a lui diretamente?
- Ah no! Xe un omo, i omini no capissi gnente!

A Trieste, le Spice Girl ne fa un baffo. El Girl Power qua xe rivà 2 generazioni prima.



http://mononbehavior.altervista.org/polska_rivemo.html

sabato 22 marzo 2014

El circo dei cocai

No so se savè, ma a Trieste xe rivà el circo dei cocai. Nei prossimi giorni i farà qualche numero, tipo kamikaze panin stealing at Pedoceen o Grampa&scampa sardon ciaping at Grassilli.
Per adesso gavemo becà i do paiazi dela compagnia, Toio e Pino, che sta preparando una serie de imitazioni. Eco quela dela Galina con do teste!


Spetemo el spetacolo completo ah!

http://mononbehavior.altervista.org/polska_rivemo.html

domenica 9 marzo 2014

Il nome perfetto per un negozio per bambini

Gianpaolo Frisan ne ga mandà un'altra foto cocola dopo quela del'autostrada per mone.
Eco el negozio per bambini a Roma.
Speta. Per bambini? O per altro? Bu, no se capissi miga cossa i vendi! :D




giovedì 20 febbraio 2014

El dazio del far el mona per no pagar el dazio

Ogi l'oroscopo dei pessi de Internazionale (mio, essendo nato el 4 marzo) disi:
"Dal 2010 al 2012 Eric Garcetti ha lavorato nelle serie televisive The closer e Major crimes, dove interpretava il ruolo del sindaco di Los Angeles. Poi, nel 2013, si è presentato alle elezioni ed è diventato veramente sindaco della città. È uno spettacolare esempio dell’idea di Kurt Vonnegut secondo cui tendiamo a diventare quello che fingiamo di essere. [...]"

Questo me ga fato molto pensar ala veridicità de un modo de dir triestin: far el mona per no pagar el dazio.

Fazendo finta de esser mona, in pratica, no te paghi el dazio. Però secondo Kurt Quel te diventerà mona per bon. E a quel punto no te farà più el mona, perchè te sarà mona, e i mone no riva a far i mone. Quindi ala fine el dazio te tocherà pagarlo. Ciapa.
El modo de dir quindi xe falso. Se te fa el mona, ala fine te pagherà el dazio. E in più te diventerà anche mona per bon.


E dopo me xe vegnudo in mente che ghe xe anche el caso de quei che fa i finti boni. Sempre secondo Kurt Quel, un ala fine a far el finto bon diventerà bon per bon. Bon per bon xe Bon al quadrato. Te ghe zonti el bon che te fazevi finta de esser, e diventa Tre volte bon, che vol dir mona.
Morale: anche a far el finto bon te diventerà mona.

Quindi inutile far finta de esser quel che no se xe dei. Basta con ste false aspirazioni. Imparemo ad acetarse per quel che semo e seguimo el futuro che xe za stado scrito:



P.S. anche el bonbon, se xe bon, xe un bon bonbon, quindi xe tre volte bon, quindi xe mona.




lunedì 27 gennaio 2014

Il Ponte Trento-Trieste esiste. E si trova nella città del "Se pol"

Importantissima scoperta dei nostri ricercatori sul campo (in giro per betole).
Il Ponte Trento-Trieste, da tutti dato per mito, falso storico, monada o ambiguità dei libri di storia, in realtà esiste. Doveva essere costruito, ovviamente, tra Trento e Trieste, ma a Trieste, si sa, vige la regola del "No se pol". Così alla fine è stato costruito in Iran, nella città di Si-o-se Pol, nemesi del capoluogo giuliano (esisti per bon, ou!). Eccolo in tutto il suo splendore.


La prova definitiva che si tratta proprio del ponte Trento-Trieste? Semplice, il Ponte è costituito esattamente da trentatrè archi. Praticamente uno per ciascuno dei Trentatrè trentini.
Eco, a furia de dir "No se pol", i se ga portà via anche el ponte!

P.s. Grazie a Rudy per la segnalazion de sta splendida cità: gemelagio subito! :)




martedì 14 gennaio 2014

Traduzioni mononiche: questa domenica o la prossima?

I triestini, se sa, i fa casin con el termine "la prossima", sia che sia una fermata dela coriera, sia che sia un giorno in cui becarse. Alora el Centro Didattico Naturalistico de Basovizza ga pensà ben de farghe casin anche ai visitatori international con sto cartel.



Domenica xe verto. Che domenica? Questa! Ma questa quala? La prossima o questa che vien? Questa! E la prossima xe serà? No, xe verto, perchè fra una setimana anche quela domenica diventa "questa"!

domenica 12 gennaio 2014

El can che camina zelante

Forsi no tuti sa che al'Ikea i vendi un interessantissimo pupoto.
Che xe nato del'incrocio tra la Cavalla zelante e el Can de Trieste.
Ecolo.



Xe el Can che se strassina col cul. (Però no el bevi più bira).
Grazie a Erika Ronchin per la segnalazion, e la foto ;)


venerdì 10 gennaio 2014

Nettuno fa la spesa a Trieste

Ecco. Probabilmente tutti nella vita si son chiesti dove faccia la spesa Nettuno. Quante notti insonni a causa di questo dubbio, ciò!
Ecco la prova che Nettuno fa la spesa a Trieste. Se ga dimenticà el carel là del Molo Audace.
Resta da scoprire il supermercato: il SuperCooz o il DeSparo? Più probabilmente l'EuroSpin.

martedì 7 gennaio 2014

La Regione XXX Venezia Giulia

Ecco come compaiono i cartelli della Regione a chi va a fare un'escursione nel Bosco Salzer, a Trieste.

E il Friuli? Volentieri, no tegnimo, la provi in Friul.