giovedì 10 luglio 2014

Pillole di educazione sessuale: il canale della mona

Mona e Canale della Mona.
Origine del mondo e causa di mille problemi. Spesso c'è stato, e sempre ci sarà, qualcuno dato per disperso alla disperata ricerca di Mona.
C'è anche chi ha passato tutta la propria vita senza mai trovarla, tacitamente anelando di percorrere un giorno quel canale.
C'è anche chi ha fatto di questo suo mal di vivere un vero e proprio film, dal titolo beffardo e criptico di "Alla ricerca di Nemo". (Se no la gavè capida, no savè larpar ala versari.)

Oggi, grazie ai potenti navigatori satellitari, trovare Mona è molto più facile, ed è a patata di tutti. Ah no, a portata di tutti. Scusate.
Eccola.


Dice wikipedia (tra parentesi i nostri approfondimenti scientifici):  

Mona è un'isola dell'arcipelago di Porto Rico (insoma bastanza dispersa, te pareva), situata in quella fascia di mare compresa tra la Repubblica Dominicana e Porto Rico, chiamata, per l'appunto, canale della Mona (e fin qua, tuto torna, circa).
Mona si estende su di un altopiano (poi chiamato Monte di Venere) composto da rocce dolomitiche e calcaree e caratterizzato dalla presenza di numerose grotte (numerose, no stemo esagerar adesso).
Con un clima arido (ahia...) e una natura quasi incontaminata (beh, dipendi dall'estetista) l'isola è abitata da numerose specie endemiche, tra cui l'iguana terrestre di Mona (robe de osteria numero venti... però dir ste robe xe un po' far terorismo... ).
In passato sull'isola sorgeva un piccolo centro minerario per l'estrazione di guano (ma come guano? xe qualcossa de sbaià in tuto ciò).
È molto probabile che i primi esseri umani a stanziarsi sull'isola siano stati gli indiani Arawak (cazada. El nostro Storic Department ga da poco dimostrà che i primi rivai su Mona iera gli indiani Arapai. Subito dopo xe rivadi svariati triestini, a spot, via via che la gente li mandava in mona.)
Il Canale della Mona ad ovest bagna le coste della Repubblica Dominicana e ad est quelle di Porto Rico, interessando, da nord a sud, i comuni di Aguadilla, Aguada, Rincón, Añasco, Mayagüez e Cabo Rojo (e qua diria che no servi comenti, se semo limitai a meter i grassetti sotolineadi. I comuni oviamente xe stadi ciamadi cussì dopo le visite in Mona. Qualchidun tornava esultante, qualchidun rinco, qualchidun con esperienze particolari).
Il canale della Mona è sito di frequentissimi terremoti, quasi esclusivamente di limitata magnitudo (robe tranquile insoma).

Ben, desso che savè dove zercarla pensè in futuro de trovar Mona cussì facilmente?
Illusi. Ecco la conclusione di wikipedia:

Il canale della Mona è uno dei passaggi più difficili di tutte le Antille, a causa della variabilità e della forza delle correnti e dei banchi di sabbia che si estendono anche a diversi chilometri da entrambe le coste (Ah ah ah, cazzi vostri!!!).

Grazie dela segnalazion a Lorenzo Pellizzari e Enrico Longato. La domanda che sorgi spontanea oviamente xe: come gavè trovà? Cossa stavi zercando? Ieri ala ricerca di nemo?

P.S. (parte seria): vista l’importanza di restare nelle proprie case e vista la concomitante chiusura delle scuole, abbiamo deciso di attivare, per chi lo volesse, la consegna a domicilio del gioco BARKOLANA, completo di espansione MATI PER BARKOLANA, al prezzo “d’emergenza” di 10 euro (il prezzo normale dei due giochi è di 30 euro), pagamento in contrassegno. Chi fosse interessato a riceverlo a domicilio scriva una mail a manna@bora.la indicando l’indirizzo di consegna. Consegneremo tendenzialmente la mattina dopo. L’offerta è valida solo all’interno del Comune di Trieste.
Attiva anche la consegna a domicilio di tutti gli altri libri. Trovate l'
elenco completo qua.


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martedì 8 luglio 2014

Guida alla scontrosa grazia

Trieste ha una scontrosa
grazia. Se piace,
è come un ragazzaccio aspro e vorace,
con gli occhi azzurri e mani troppo grandi
per regalare un fiore;

ma che sa benissimo come
mandarte in mona de tu mare.

[credo che qualcossa de simile lo gabi scrito su fb Andrea Rodriguez o Elisa Russo o Francesca Delise, no so, paleseve, e se no depositerò mi el copyright :P ]

Il triestino e il suo dialetto comunemente non spiccano in quanto a eleganza. Allora ecco che finalmente i nostri ricercatori setacciatori de robe sul web hanno trovato la soluzione al problema, ciò che infonderà in ciascuno di noi un poco de quel che se ciama: la guida alla scontrosa grazia triestina.

Davide Cappelli, sul suo triestinblog, ci spiega così come donare aulicità ale parolaze triestine.
Eccone alcune (le altre a questo link):


Coleomorfo ("mona")
"κολεός", in greco antico, significava "guaina", "fodero" (in latino la medesima cosa era indicata con la parola, ai nostri coevi ben più familiare, di "vagina"), e benché paradossalmente vi derivi l'epiteto di "coglione", è relativo all'organo sessuale femminile. "μορφή", invece, significa "forma", pertanto "dalla forma di vagina". Bisogna però capire bene se la "mona", come la "fica", corrisponda al dotto vaginale oppure alla vulva. In quest'ultimo caso si potrebbe usare la parola latina "cunnus" (a sua volta derivante dal non tanto benevolo "κυνή", "cagna"..), ipotizzando il termine "cunniforme". Ritornando al greco sarebbe plausibile applicare il suffisso -onte (più o meno dal participio presente del verbo "ἐστὶ", "essere") ottenendo "coleonte" ("che è vagina"..).

Coprofago ("magnamerda") In realtà la Coprofagia umana è un vero comportamento che si inscrive in un quadro clinico psichiatrico di tipo schizofrenico in cui i soggetti si nutrono ("φαγειν" significa "mangiare" in greco antico) di escrementi ("κοπρος"). Al di là dell'accezione medica, però, il termine può essere impiegato come epiteto per descrivere una persona in grado di sortire disgusto e disapprovazione in chi la incontra. Si noti pure come, senza andare a scomodare le teorie dello sviluppo freudiane, l'idea stessa di nutrirsi delle proprie feci non soltanto è molto riprovevole ma riporta anche a fantasie infantili e di base (regressione). Uno degli scopi dell'uso di tale epiteto è dunque anche quello di instillare nel destinatario un senso di inadeguatezza alla situazione contingente.

Coprolalo ("..che disi stronzade..") Anche per la Coprolalia è possibile tirare in ballo i disturbi psichiatrici. In effetti ci sarebbe un termine anche più tecnico per descrivere le persone che non si trattengono dallo sparlare ("λαλια") su cose false ("ψευδα"); peraltro la vera Coprolalia riguarda proprio il dire cose scurrili (Sindrome di Tourette). Non di meno l'impiego, ancorché fuori dell'ambito clinico, del termine coprolalo appare certamente più adatto ai tempi e suggestivo nel descrivere una nota tipologia di individui.

Usando sempre lo stesso tema copro- è possibile costruire altre parole come Coproprosopo ("faccia de merda"), o meglio la forma contratta Coprosopo, dal greco antico "πρόσωπον" ("volto"), Copromorfo ("simile alla merda" e quindi "stronzo"), "Copronte" ("che è merda") e tante altre..

[continua...]


Ecco, non è molto più grazioso, scontrosamente restando, dire "coleomorfo de copromorfo coprofago coprolalo" piuttosto che "mona de stronzo magnamerda sparastronzade"?

Sì bon, ma perchè ghe xe la foto dela statua de Joyce se la poesia xe de Saba? Cussì, per coprolalar in alegria e per far un poco i coleomorfi.

P.s. Davide disi che presto sarà pronta la pronta anche la "second edition" con chicche come "Proctofragia" ("spaccar el cul")


lunedì 7 luglio 2014

Omini o Picarini? L'Ikea risponde

Ecco la risposta dell'Ikea all'annosa questione tipicamente triestina che supera in drammaticità anche l'enigma poliziesco Shakespeariano de co che te sta per parchegiar in divieto e te se domandi: "tubi or not tubi?"

Ah sì, l'annosa questione tipicamente triestina è: Semo omini o picarini?
Ecco la risposta.


Beh, no iera dubi.
Grazie a Marco Massimiliani per foto e segnalazion ;)
p.s. i ne disi che no xe proprio Ikea ma un progetto 1a1workshop ;)


domenica 29 giugno 2014

Imbriaghi senza bever: la sindrome da autobirrificio

Quante persone sembra imbriaghe anche co no bevi? No xe perchè i tien sconta la fiasca, ma xe propio una condizion (purtropo) rara: la sindrome da autobirrificio.
Ecco un paper che studia il fenomeno, ciò:



Allora, le cronache riportano il caso di un texano ubriaco per cinque anni di fila, anche senza bere. Ovviamente, nessuno gli credeva e si pensava fosse un "closet drinker". Che, per i non anglofoni, in pratica è un "petesson de scondon".
Finchè non si è scoperto che in realtà era il suo stomaco che produceva alcol, a causa di un'eccessiva presenza al suo interno di un lievito, Saccharomyces cerevisiae. Quel solito dei. Figon. L'automicrobirrificio.

Poi quei mone ga pensà ben de curarlo, e adesso per imbriagarse ghe toca de novo spender un mucion de bori. Quando la scienza non aiuta le persone.

Il Monon Behavior Research Department, invece, certo di fare un grande servizio alla cittadinanza, sta già sperimentando come favorire la cultura della coltura del lievito negli stomaci dei triestini, progetto che andrà sotto il nome di Autonomia Petessona - Orgoglio Bevandela Interiore - il Saccharomyces è mio e lo gestisco io.



P.S. Ricordeve che el libro con più monade scientifiche triestine xe The origin of Nosepolis! Corè ciorlo :)

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giovedì 26 giugno 2014

Monon Behavior su Tele4

Ed eccoci in onda su tele4 :)
A parlare di Polska... rivemo!, Monon Behavior, Olimpiade dele Clanfe e Rampigada Santa.
Ben dei.
Va ben, per chi no ga voia de vardar tuto, riassumeremo così:

- ciò come iera?
- bel dei
- e come xe andà?
- ben
- e cossa gavè fato?
- niente.

oh yeah.



mercoledì 25 giugno 2014

Italia al Mondiale 2014: le pagelle

Ecco. Apriamo una parentesi calcistica dedicata all'Italia al Mondiale 2014. Ma con numeretti, in modo che sembri comunque una roba scientifica.



Dopo la deludente partita contro l'Uruguay, è tempo di tirare le somme per l'esperienza degli azzurri in Brasile.
Ecco dunque le pagelle stilate dal Monon Behavior Research Department, baloner per baloner:

1. Buffon: bravo, niente da dire. Uno degli unici a crederci sempre fino in fondo, e sempre protagonista di interventi epici. Ma questo paese alla deriva no ga pel cul la meritocrazia da almeno 20 anni. Quindi, 2 partite perse su 2, 2 balini ciapai, fa pensar che porti sfiga. E quindi picon: 3

2. De Sciglio: boh, senza colpe, senza pregi. Sicuramente un terzino non a livello della scuola Maldini, Grosso, Zambrotta... 6 politico

3. Chiellini: il suo mondiale comincia con l'inserimento nella lista dei calciatori più brutti. Ben dei. E si conclude facendosi mordere la spalla dal fratello sbonfo di Cip e Ciop (chi volesse ripetere la fatality di Suarez su Pes: basso, basso, alto, alto, x e quadrato assieme). 5

4. Darmian: va su Adobe Photoshop, apri il file "De Sciglio", inverti orizzontalmente. 6

5. Thiago Motta: Centrocampista dall'agilità di un gatto (purtroppo Garfield) che naviga per il campo emulando Internet Explorer. Deve ancora caricare la pagina iniziale della prima partita... mentre scriviamo sta esultando per il goal di Balotelli. 2

6. Candreva: no stemo scherzar dei.

7. Abate: oh yeah (sì proprio oh yeah, nel senso oh yeah, l'insulto di Monkey Island. Usando il quale però perdevi sempre). 5

8. Marchisio: sarebbe anche uno dei più positivi, ma ostregheta, si fa espellere senza nemmeno fare fallo. Da un'Italia catenacciara della vecchia scuola Vierchowod-Pasquale Bruno ci aspettavamo minimo due avversari in barella per ogni cartellino giallo. Malon. 4

9. Balotelli: deludente. Non mostra gli addominali dando il via alla serie di fotomontaggi demenziali, non tira freccette agli avversari dando il via a cori ultras a lui dedicati, non fa niente di niente. E che balle ciò. A sto punto inutile portarselo in giro. 2

10. Cassano: ah, lui ci piace. Il vero numero 10 maradoniano da fine carriera. Panzetta, scatto solo se il pallone è a una distanza minore o uguale a 50 centimetri, numeri da fermo. Anche lui propone movenze da felino scazzà. 5

11. Cerci: ma bon dei.

12. Sirigu: con lui in campo Italia a punteggio pieno. Ah ma sì, abbiamo detto che no gavemo pel cul la meritocrazia. Picon anche per lui, sulla fiducia. 5

13. Perin: te sa sì.

14. Aquilani: eccolo, ex Triestina. In panca tutto il mondiale. Pecà. 10, per movimentar

15. Barzagli: senza infamia senza lode. Che bale. 6

16. De Rossi: anche per lui mondiale noioso. Ci si aspettava almeno qualche perla di romanità, invece niente ciò, anche questo è un sintomo di questo paese alla deriva. 5

17. Immobile: ma perchè? Ma perchè? La velocità di Windows Vista unita all'agilità di Windows 2000. Input pallone in verticale. Output inchiodarsi. Input passaggio corto. Output inchiodarsi. Input palla filtrante solo davanti al portiere. Output bestemmie. 3

18. Parolo: per una lettera non ha il nome di un vino. Qualità. 7

19. Bonucci: o Barzagli? Bu. Copy & Paste. 6

20. Paletta: ecco, lui vince. E' uno di quei giocatori che fanno la storia dei mondiali. A cosa servono i mondiali? A cercare i personaggi particolari in tutte le squadre. Robe tipo Higuita, Walderrama, Campos, Davids, Caniggia, il codino di Baggio, la barba di Batista. Robe così. Il mondiale 2014 sarà ricordato come il mondiale dei fighetti. Addirittura il Brasile, che di solito regalava storie di giocatori nati poveri e cresciuti giocando a calcio sulle spiagge è carico di fighetti. Si salva solo Marcelo-Ficarra.
Paletta stravince con la sua pettinatura. E tutti a criticarlo, e lui gnanche pel cul. Epic win. 11

21. Pirlo: e bon, intoccabile. Ha anche imparato a calciare le punizioni facendo il tiro a effetto alla Holly Hutton. 7

22. Insigne: mmmm. Ecco, appunto, discorso opposto di Paletta. Timbri a manetta, pettinatura fighetta. Ma che cacchio dei. Omologazione del baloner contemporaneo. 1

23. Verratti: la sorpresa, el muleto. Bravo, e col giusto morbin per dare anche spettacolo. 8

Prandelli: bene per aver provato a riportare l'Italia alla vecchia scuola catenacciara fin dalle convocazioni (punte? cossa xe sta roba?). Benino anche nella distribuzione random delle colpe: arbitro, orario delle partite. Bisogna lavorarci ancora un po' però, magari chiamando in causa il pubblico, il prato, la bora a Trieste, il Cristo Redentore... 8

Rai: andè cagar. Dov'è finito Pizzul? E le cronache romantiche? Perchè nessuno ha più il problema di girarsi? Ndemo dei! Prossimo mondiale telecronache da casa Pizzul via Skype! 0

mercoledì 18 giugno 2014

L'Università delle nagane

Dopo l'Università dei veci, ecco finalmente aperta anche l'Università delle Nagane, nata dalla fusione tra la ex Università delle Bobe e la ex Università delle Legere.

La fusione tra i due istituti triestini, che da secoli godevano di gran prestigio internazionale, si è resa necessaria dopo i recenti tagli del Ministero della Pubblica Istruzione. Soldi che tuttavia sono stati semplicemente reindirizzati al Ministero della Pubblica Distruzione, che ha così potuto pagare le spese di trasloco all'Università delle Tare, da oggi sita in Coroneo, dove troppo spesso i suoi migliori studenti venivano trattenuti, non potendo così seguire le lezioni e privando quindi il nostro Paese di giovani dal potenziale futuro brillante.


I requisiti per l'iscrizione all'Università delle Nagane sono:
  • Licenza elementare de Mocoloso o attestato equivalente de Cagainbraghe, rilasciato dalla Scuola Privata De Stronzettis.
  • Licenza media secondaria inferiore de Buloto o diploma declamato ma inesistente de Blagher.
  • Almeno 1 precedente per longhi con un Marzo o, in caso di irreperibilità dell'individuo in oggetto, con un Smarzo o un Sbregà.
  • Almeno 1 ricovero per coma etilico o, in alternativa, il riconosciuto status de Gencon.
Costituirà inoltre titolo di merito durante le selezioni:
  • Non possesso di diploma di maturità perchè in forte contrasto con el no go pel cul adolescenziale che dovrebbe contraddistinguere una vera potenziale Nagana.
  • Fisicità diversa dal LEM per almeno una caratteristica su due
  • Non presentarsi alle selezioni perchè no xe coioni. Farà fede la domanda d'ammissione, se non compilata in tutte le sue parti.
 
Questo il piano di studi, valevole anche per la sezione femminile delle Ranzide:

Sintomatologia onirica del spritz dele oto (Prof. Incatramois)
Sociologia del spritz dele diese (Prof. Minà)
Gastrodinamica del spritz de mezogiorno (Prof. Garbaucic)
Posologia alimentare del spritz de pranzo (Prof. Imbriag Hellen)
Equilibrismo deambulazionale de tuti i spritz dopo (Prof. Sbrumereaux)
Logospecificità del porcon intercalare (Prof. Sacramen)
Diplomazia dei longhi (Prof. Poopolee)
Politica postparlamentare dei pupoli (Prof. Longhee)
Disciplina del scagaz (Prof. Remitur)
Cinetica dinamica del ratapalz (Prof. Sac a'Gnade)
Armonizzazione cocleare del rutto (Prof. Belchiorre)
Logistica sangiacomina dele betole (Prof. Mezerco)
Molteplicità geometrica della clanfa taconeti (Prof. Sifonella)
Efficacia della contrazione linguistica nel turpiloquio (Prof. Motumare)
Mimetismo lavorativo (Prof. Noxecojoni)

Il diploma di laurea potrà essere ritirato una volta completati tutti gli esami. O prima, se vi sentite già abbastanza nagane da prendervelo a forza.

Libro di testo: beh, ovviamente il manuale della boba de Borgo.




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