mercoledì 6 dicembre 2017

La triestinità di San Nicolò in 7 punti

Buon San Nicolò a tutti!
Sul confronto tra San Nicolò e Babbo Natale avevamo già pubblicato un importante studio scientifico. Visto che non tutti parlano quella lingua astrusa inglese, forniamo questo piccolo compendio riassuntivo (el bignami insoma) sui 7 punti che dimostrano che a Trieste i regali li porta San Nicolò e non Babbo Natale.


  1. San Nicolò è di Bari. Tanti pensa che ci si riferisca alla città, ma non è vero. Bari è il plurale di BAR. San Nicolò in pratica va in giro tutto l'anno per baretti, come un vero triestin.
  2. Pupol by Chiara Gelmini
  3. San Nicolò non ha slitte o renne o monade varie. Da buon triestino, no ga pel cul e ciapa quel che vien. Sarà più facile vederlo girare in bob portato da cocai, cani de Trieste imbriagoni o gatti addestrati dalle migliori gattare del Nordest.
  4. Babbo Natale lavora in tutto il mondo a un ritmo incredibile. San Nicolò ha scelto Trieste che xe piena de veci per far meno fadiga e sugarsela prima, da bon triestin. (Probabilmente Babbo Natale xe furlan)
  5. Babbo Natale ha una fabbrica con gli elfi per costruire i regali tutto l'anno (Altro indizio di furlanità...). San Nicolò no ga un clinz, xe imboscà tuto l'anno in bareto e compra i regali al'ultimo.
  6. Babbo Natale ai bambini cattivi porta il carbone dolce. Una finta punizione insomma. San Nicolò porta carbon 100% tipicamente ferriera.
  7. La filastrocca "San Nicolò de Bari / la festa dei scolari / se no i ghe fa la festa / ghe taierem la testa" è un chiaro inno al fancazzismo tipicamente triestino.
  8. San Nicolò preferisce regalare robete cocole triestine, tipo i libri della collana San Nicolò, Sua maestà il capo in B, Vox Pupoli, 50 cose da non fare a Trieste, La leggenda della Bora, Meio un omo ogi e uno doman, I soliti veceti, Le disgrazie del tran de Opcina...








4 commenti:

  1. Che forte. Pensa che anche qui in Olanda si festeggia S. Nicolò, e si chiama Sinterklaas. Sinterklaas e’ molto più famoso di Babbo Natale e arriva a fine novembre dalla Spagna (sempre da posti più caldi insomma) su una nave carica dei suoi aiutanti, gli Zwarte Pieten. Che sono tutti colorati di nero (in teoria perche’ i personaggi dovrebbero essere dei mori che vengono anche loro dalla Spagna, ma alcuni non lo considerano molto politicamente corretto). E ha anche un cavallo bianco, Amerigo, con cui poi va a incontrare i bambini per collezionare le letterine con le richieste di doni. Che consegna la notte del 5 Dicembre di nascosto. I bambini lasciano sempre in salotto del latte e dei dolci per lui, e una carota per il cavallo. Qui si vede l’arrivo di quest’anno a Delft

    https://youtu.be/-VIdaSylKI4

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  2. Anche in Alto Adige arriva San Nicolò e si fa accompagnare dai Krampus, diavoli molo dispettoso che spaventano tantissimo i bambini

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  3. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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  4. Sempre viva San Nicolò, Santa Lucia, Sant'Ambrogio, Gesù Bambin e La Befana, altro che alovin, babo natale (inventado dala cocacola) e altre monade straniere. Genitori, no ste farghe perder queste tradizioni ai fioi e parleghe in dialeto che la lingua uficial i ghe la insegna a scola

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