giovedì 26 novembre 2015

Il Cjalcjut

Carte del frico, approfondimento culturale numero 5/82.

IL CJALCJUT


Pupolo di Erika Ronchin


Il cjalcjut è uno spiritello
 della tradizione carnica, che durante la notte si siede sullo stomaco dei dormienti impedendo la respirazione. La vittima, al risveglio, sarà di cattivo umore a causa del sonno difficile.
Il Cjalcjut può assumere diverse dorme, tra cui umane e bestiali, tanto che spesso viene rappresentato come un gatto nero.

Per evitare l'ingresso nelle case del Cjalcjut, si ricorreva a mele cotogne o melograni o corone di aglio o di erbe e fiori nei cassetti, oppure si sovrapponevano in croce, a tre a tre e per tre sere consecutive, dei pezzetti di spago che poi venivano bruciati al mattino.

Il Cjalcjut è presente anche nella tradizione triestina con il nome di Cinciut. Ma coss'te ga el cinciut?

Nel gioco FRICO la carta Cjalcjut tormenta gli avversari, donando un bonus +1 in difesa a chi la utilizza. Può tuttavia essere annullata dalle carte triestine nero e capo in b, per gli ovvi effetti eccitanti del caffè.




P.S. Sono arrivate le nuove carte di FRICO! San Nicolò e Santa Lucia! Le trovi nelle librerie e negozi più bobe della regione!

lunedì 16 novembre 2015

FRICO: ecco le nuove carte!

Pronte! Le prime due carte speciali di FRICO sono San Nicolò e Santa Lucia, i santi che portano i doni rispettivamente ai bambini triestini e friulani il 6 e il 13 dicembre.

Dove si potranno trovare?
Gli autori del gioco Diego Manna e Erika Ronchin saranno presenti il 20-21-22 novembre alla Fiera del Libro di Trieste presso il centro commerciale Montedoro dalle 10.00 alle 19.00, nonchè il 21-22 novembre (no i xe ubiqui, i farà i turni!) dalle 10.00 alle 20.00 (sabato fino alle 23!) a Fumetti per Gioco, presso il Palazzetto dello sport di Chiarbola a Trieste.

Cosa fanno le carte nuove? 
La felicità dei bimbi! Sono carte speciali uniche nel gioco, permettono, in un qualunque momento del proprio turno, di fare un tiro con il cannone bisiaco, anche contro le capitali avversarie!

Ma le carte non sono l'unica novità!
Alle fiere sarà possibile acquistare il pacchetto speciale natalizio di FRICO, con dentro il gioco, le 2 carte nuove, 12 sottobicchieri triestini e friulani e un adesivo del can de Trieste, il tutto per 25 euro.

Orca, e chi non riesce a venire alle fiere?
Saremo presenti anche in altre occasioni in dicembre, e le carte nuove saranno comunque distribuite anche nei soliti punti vendita, librerie e negozi di giochi più bobe della regione!





lunedì 2 novembre 2015

San Giusto, patrono di Trieste

Carte del frico, approfondimento culturale numero 4/82.

SAN GIUSTO 

Pupolo di Erika Ronchin

San Giusto è’ il santo patrono di Trieste, celebrato il 3 novembre, morto martire nell’anno 303.
Noto per le sue opere ed elemosine, fu denunciato di empietà.
Giusto fu convocato dal magistrato ed invitato a fare un sacrificio agli dei romani, cosa che rifiutò per due volte. Venne quindi fustigato e condannato alla morte per annegamento nelle acque del golfo di Trieste al largo dell'odierno promontorio di Sant'Andrea.
 Il corpo di Giusto, inspiegabilmente sciolto dalle corde e dai pesi di cui era stato gravato, fu portato dalle onde sull'odierna Riva Grumula.

 Dalla sua storia ha origine il famoso detto “Giusto iera un e anche quel i lo ga negà”, che si usa per rispondere alle proteste dei bambini "No xe giusto!".

A lui è dedicata anche una nota canzone popolare:

CANTA SAN GIUSTO
[Parole di Ernesto Zollia Musica di Guido Natti] 

I veci brontola Che i tempi xe cambiai. 
 No xe più maschere, No xe più carnevai, 
 E come in tempi andai Sta nostra gioventù 
 No se diverti e non la canta più. 

 Se adesso I giovani Xe mati drio el balon. 
 Se fin le suocere Se ga tajà el cocon, 
 Se dura sta passion Pel jazz e pel simì, 
 El nostro canto dunque xe finì! 

 Canta San Giusto dal suo campanil 
 L'eterno canto che toca ogni cuor 
 Trieste tuta xe un canto gentil 
 Che ghe somiglia al profumo de un fior 

 Canta la Bora, le onde del mar 
 E le sirene che ciama al lavor, 
Una canzon che nissun sa cantar 
 Trieste tuta xe un canto de amor!

Nel gioco FRICO la carta San Giusto permette di aggiungere 5 armate in rinforzo o di avere un bonus +1 in attacco o in difesa nel lancio del dado. +2 se giocata nel rione di San Giusto.

  

E per restar agiornado cole monade, iscrivite ala monadesletter:



sabato 31 ottobre 2015

I dieci comandamenti, triestin version

solito pupolo che no centra 'ssai coi
dieci comandamenti ma fa rider.
I dieci comandamenti sono finalmente stati tradotti anche nelle lingue e nei dialetti minori, in modo che tuti possi capir ben.
Ecco l'egregio lavoro linguistico culturale georeferenziatorio svolto da Rude Tergeste.

I Diese Comandamenti:
  1. No stà gaver altri dii oltre che mi. Se no te speto fora.
  2. No stà adorar i pupoti, no te ga più tre ani.
  3. No stà ciamarme co magno o co dormo.
  4. Onora le feste se no te va lavorar. Muss.
  5. Onora tu mare e tu pare se no co i mori no te bechi un.
  6. No stà far longhi. Te finissi o a Catinara o in Coroneo.
  7. No stà far el mona co le babe dei soci tui.
  8. No stà rubar, gnanca ai altri ghe vanza. Fora che ai furlani.
  9. No stà parlar cazade.
  10. No star a desiderar le robe dei altri, lori le ga e comunque i xe stronsi come ti.



giovedì 29 ottobre 2015

Anche le formiche nel loro piccolo no ga voia de far un cazzo

Sfatato il mito delle formiche operose come furlane.
Sembra siano in realtà più triestine fancazziste.
Ecco l'importantissimo studio scientifico che lo dimostra:




In pratica ci sarebbero proprio delle formiche operaie specializzate in fancazzismo.
Non possiamo ovviamente sottovalutare l'importanza di questa scoperta che, se confermata, rivoluzionerà il mercato del lavoro.
Per questo abbiamo già aperto una nuova specializzazione nella nostra Università delle nagane, l'indirizzo fancazzista.
Iscrizione automatica per tutti quelli che no ga cazzi de far la richiesta d'iscrizione.

Tuttavia, forse semplicemente gli autori si sono imbattuti in una specie già segnalata dal nostro Zooillogic Department nel Tre Volte Monon Behavior, la formiagola (Formica fusca canterina, Doremi), che illustriamo nuovamente perchè qua nissun ne ga pel cul e dopo pensa de gaver scoperto la merica o la tomica.

Formiagola
Formica fusca canterina Doremi  


Pupolo de Erika Ronchin

The formiagola is a very particular white formigola, characterized by the fact that she doesn't like to work, but she prefers to sing like the ceecala.
Unfortunately, the formiagola is very stonated and emits a verse very similar to the worst miagoly of the world, and this is the origin of her name.
This species is originary from Friul, where all the formigoles are the top of the top of the working heroes, and there is even an annual working championship between different colonies to establish which colony is the best worker of the year. The winner colony will have a new space to colonize, so they will be able to work more and be happy. In the last two edictions of the championship, the new colonizable space was a piece of cement, so the job was even more difficult and the formigole even more happy.
However, the formiagola is different and have rebelled from this system.
Many zoologists think that the formiagola evolved from an ancient black formigola. A day, while drinking a taj di tocai (now called friulano), a lanfur rovesciated accidentally some wine over the colony of this formigola. The queen, instantaneously imbriagated, began to fecundate the eggs with the wine, and a lot of small bevandelous formiagole were generated, with the same colour of the tocai, and began to sing all together.

E sempre a riguardo del fancazzismo, ricordiamo anche l'importante articolo che dimostra che le aziende (comparabili a formicai) funzionano meglio promuovendo i propri dipendenti alla cazzo.

Monon Behavior in the world. La rubrica dedicata ai più importanti studi scientifici VERI che ci hanno praticamente rubato. Maledeti ciò.



martedì 27 ottobre 2015

Il Plevan di Malborghet

Carte del frico, approfondimento culturale numero 3/82.


IL PLEVAN DI MALBORGHET


Pupolo de Erika Ronchin

Il parroco di Malborghetto, protagonista di una nota canzone popolare e promotore di efficaci metodi contraccettivi.





E il plevan di Malborghet al è stât tre dîs in tal liet cun la massarie
che par no lassale plene lui le à rot il fîl de schene cun la manarie
La masarie dal plevan e ha sclipat el capelan par fa la scuete
Je me ha dit che ha biei voi ma son come doi pedoi a tor pa muse
Je me ha dit che ha un biel nas ma al è grand come il garage dall’automobil
Je me ha dit che ha bielis tetis ma son come le sachetis de ghiachete
Je me ha dit che ha un biel cul ma al è grand come un baul plen di varuscli
Je me ha dit che ha un biel liet quatri breis e un cavalet e duarm par tiare
Se tu sintis quan che pisse je le molle fisse fisse par tempieste
Je me ha dit che ha un biel tai ma al promete e no da mai
e che s’al tegni
Traduzione:
Il parroco di Malborghetto è stato 3 giorni a letto con la massaia
e per non lasciarla incinta gli ha rotto la colonna vertebrale con la mannaia.
La massaia del parroco ha munto il sacrestano facendo la ricotta
Lei mi ha detto che ha begli occhi ma sono come due pidocchi in giro per la faccia.
Lei mi ha detto che ha un bel naso ma è grande come il garage dell'automobile.
Lei mi ha detto che ha belle tette ma sono come le tasche della giacca.
Lei mi ha detto che ha un bel culo ma è come un baule pieno di varicella.
Lei mi ha detto che ha un bel letto, 4 tavole e un cavalletto, e dorme per terra.
Se tu senti quando piscia, lei la molla fissa fissa, sembra tempesta.
Lei mi ha detto che ha un bel taglio, me lo promette non me lo da mai, e che se lo tenga!

Nel gioco FRICO, questa carta permette di convertire le armate avversarie facendole diventare tue. Ma se esce uno al dado, il Plevan è impegnato con la massaia e la carta non funzionerà.

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giovedì 22 ottobre 2015

Gender. Online il programma ministeriale

Oh là, finalmente ecco qua il programma ministeriale della nuova materia insegnata a scuola, il famoso Gender.
2 ore settimanali nei primi due ani di scuola elementare, per poi salire a 5 dal terzo ano in poi.

Il Ministero dell'istruzione e il Ministro delle pari opportunità sono ancora indecisi sull'articolo da utilizzare (il gender o la gender). L'utilizzo di uno dei due sembra in evidente contrasto con la disciplina d'insegnamento e andrebbe a rappresentare una discriminazione sessuale nei confronti dell'altro/a. Perciò in questo testo utilizzeremo il nuovo articolo gender "ila", che presto soppianterà le vetuste abitudini eterolinguistiche.

Questi gli argomenti affrontati nel lungo pi ano di studi.

  1. Analisi storico-linguistica dela gender: da analfabeta ad analogico, come mai "anal" è la radice di così tante parole? 
  2. Filosofia antica Gender: gli insegnamenti di Analssimene e Analssimandro, muleti di Mileto dimenticati dagli studi classici.
  3. Matematica Gender: le affascinanti proprietà del \pi/2
  4. Ila Gender nelle specie animali: praticantato tra i bonobo (Pan paniscusSchwarz).
  5. Favole Gender: la lepre e la tartarughina, il lupo e la pecorina. Interverrà l'Orsetto Ricchione.
  6. Ila Gender al cinema: l'evoluzione della famiglia tradizionale dai Robinson a Batman e Robin.
  7. Musica Gender: analisi dei testi dei Cugini di Campagna, Renato Zero e Village People, dal triangolo no a Macho Man
  8. Arte Gender: il periodo culista di Pablo Picazzo.
  9. Alimentazione Gender: la dieta anal, anallergica e analcolica.
  10. Viaggio distruzione: visita guidata alla Jotassassina.