mercoledì 29 giugno 2016

I cocai rubapanini

Cocal

Carte del frico, approfondimento culturale numero 17/82.

Pupolo di Erika Ronchin


El cocal è il gabbiano, a Trieste. Per la precisione, il gabbiano reale, perché il gabbiano comune, meno comune in realtà di quello reale, xe più cocolo.
El cocal si contraddistingue per la sua rinomata sgaiezza, cosa che lo rende protagonista anche del termine incocalì, ovvero rincretinito.
Va tuttavia considerato che el cocal in realtà è abilissimo nell'adattarsi ad ambienti in parvenza ostili, come la Trieste patria della scontrosa grazia e del remengo.
Così, è notizia di oggi, i cocai hanno imparato a ciularghe la marenda ai fioi, con abilissimi attacchi aerei, e chi ghe la caza a lori.


Ricordiamo anche l'utilità dei cocai nell'analisi della bora in base al spellacchiamento del cul.

I cocai sono anche protagonisti di una mitica canzone dei Gli I The Betolers (e anche de una dei Sardoni Barcolani Vivi, ma non è online):


Nel gioco FRICO la carta Cocal è una carta fregona: si può rubare una carta all'avversario. Come da articolo, è in combo con la carta Pedocin. Se giocate assieme valgono anche 5 armate di rinforzo.





martedì 28 giugno 2016

FRICO behind the scenes

Per i più curiosi, ecco finalmente la collezione completa dei video di come nascono le scatole di FRICO.

LE CARTE
Per prima cosa arrivano le carte. Gavemo le carte!
40 carte friulane e 40 triestine. Per 1000 scatole.
Quindi arrivano ben 80.000 carte.
La prima cosa da fare è scontornare gli angoli, visto che al momento sono rettangolari.
Ecco dunque l'autore Diego Manna all'opera!



Dopodiché, le carte, che al momento sono divise per soggetto, andranno organizzate nei mazzetti finali. Un bel lavoro di ingegno e di squadra della muleria de Bora.La!



Benon.
Per fortuna LE PEDINE arrivano già pronte e tagliate. Pronti anche i DADI e il TABELLONE.
Quindi cosa manca?

LE SCATOLE!
Che arrivano distese come i cartoni della pizza.
Ecco quindi l'autrice Erika Ronchin alle prese con la costruzione delle scatole:



Bon, gavemo tuto!
Non resta che assemblare tutto assieme e la scatola di FRICO è finalmente pronta!
Eccoci!

 E dopo non resta altro che andare su Raitre a presentare il gioco ;)

 


mercoledì 15 giugno 2016

Ciacole al Pedocin: giovedì la presentazione!

Eccoci!
Tutto è pronto per il ritorno del Pedocin!
Micol Brusaferro e Chiara Gelmini presenteranno domani giovedì 16 giugno alle 18.00 al chiosco Lanterna (al Pedocin, insomma), il secondo capitolo della saga dedicata agli aneddoti sullo stabilimento balneare più famoso di Trieste.
E come poteva chiamarsi se non...

CIACOLE AL PEDOCIN!

Il libro si troverà da venerdì (ma se andè sabato xe più sicuro) in tutte le librerie di Trieste e dintorni al costo di 5 euro.
Per chi volesse, è già online la versione ebook.
Bon, vegnì doman dei, ghe xe anche el rinfresco ala fine! Un poco de spritz e qualche sbecolez. Anzi, qualche sbecolecchio!
Per adesso... una bela anteprima!





LEZIONI DI MODERNITA' NONNA-NIPOTE


- Nonna devi imparare qualche termine moderno, vediamo se ti ricordi. Ripassiamo. Cos’è il tablet?
- Quela roba tipo tavoleta che te passi sora el dito e cambia pagina.
- Ok, circa, può andare. Se sono al Pedocin e mi faccio un selfie cosa vuol dire?
- Che te struchi el boton del telefonin per farte le foto sola.
- Se dopo il selfie uso i filtri per Instagram?
- Xe quando te usi quela magia che me piala le rughe intela foto.
- Se lavoro al computer e uso il mouse ti ricordi cos’è?
- Sì, xe el sorzo col fil per comandar el computer.
- Brava. E se ti dico stai attenta che sto per attivare la webcam?
- Che te sta per girar un film col telefonin che me riprendi come al cinematografo.
- Ok. E cosa vuol dire smartphone?
- Ahia xe dificile... smart fon... qualcossa... per sugar i cavei!