domenica 28 febbraio 2016

El tran de Opcina e le sue disgrazie

El tran de Opcina è la linea tranviaria simbolo di Trieste, che dal centro porta sull’altopiano
carsico. Costruito sotto l’Austria nel 1902, è famoso per i continui incidenti o malfunzionamenti
che si sono succeduti durante la sua storia, celebrati da una famosa canzone di cui trovate il video in fondo.
La dimostrazione che il tram sia nato disgrazià è riassunta da questi 5 punti.

  1. El tran de Opcina è considerata un'attrazione turistica triestina. 
    Ecco, e za cussì, el xe cagà. Come tutte le attrazioni turistiche triestine, è soggetto alla maledizione di Miramare, e quindi va automaticamente a remengo.
    A proposito di turismo, ricordiamo i dieci veri motivi per scegliere Trieste.

  2. El tran de Opcina è nato sotto l'Austria. 
    E come tutte le cose nate sotto l'Austria, è soggetto alla legge "se stava meo co se stava pezo", andando automaticamente a remengo con l'arrivo dell'Italia.
    Inoltre, per la somma dei punti 1 e 2, el tran è andato a doppio remengo, ovvero in stramonazza.

  3. Le riparazioni sono fatte troppo in furia.
    Il tram è fermo dal 2016. Quasi 4 anni, troppo poco tempo per fare una bella riparazione come che Dio comanda. L'Austria invece, che era un paese ordinato, aveva fatto le cose con calma e gesso, pian e ben: la concessione per la costruzione della trenovia fu emanata il 28 ottobre 1901, e la linea fu inaugurata il 9 settembre dell'anno successivo. 11 mesi per farlo da zero nel 1900. E' evidente che 4 anni per un intervento di riparazione nel ventunesimo secolo sono troppo pochi, ostia! 

  4. L'esortativo fastidioso del nome.
    L'etimologia di tranvai deriva infatti da "tran, vai!", incitamento all'efficienza e al lavoro che, da buon triestino, ghe fa girar le bale al tran. Che risponde con un "ma cossa vai dei, ciò, pensa ai afari tui, va ti ah se te ga tanta voia". O, ben che vada, con un "volentieri".

  5. E, soprattutto:

  6. La canzone del tran de Opcina è un falso storico introdotto da cospiratori furlani. 
    Prova ne sia il verso "Bona de dio, iera giorno de lavor". Nessun triestino avrebbe il coraggio di scrivere un verso dalla filosofia così spiccatamente lanfur. 

Ma se volete conoscere la storia di come si risolverà tutto nel 2052, ecco il libro che fa per voi: Le disgrazie del tran de Opcina! La storia di cinque ragazzini alle prese con un'antica profezia in una Trieste dominata dai furlani. Che robe ciò! In libreria o online qua :)


venerdì 12 febbraio 2016

Sesso e bestiuzze: i pipistrei pompinari

E bon, dopo lo studio sugli scoiattoli pippaioli era ovvio che ne trovavamo un altro di pari livello.
Ecco l'articolo dei muloni cinesi nientemeno che sui pipistrelli pompinari.



Insomma pare che nel 70% dei rapporti tra pipistrello e pipistrella quest'ultima pratichi il sesso orale al partner.
I ricercatori si sono dati al voyeurismo extraspecifico e hanno raccolto un mucchio de materiale video che ora stanno rivendendo al mercato nero dei pipistrelli adolescenti (sì, se andate sulla pagina del paper trovate anche un video, con la musichetta tra l'altro!)

Va ben, siccome siamo scienziati seri e la rubrica ha (anche) scopo educativo riportiamo anche le ipotesi dei muloni cinesi sul perché del comportamento.
  1. Per una maggior lubrificazione e maggior successo riproduttivo.
  2. Maggior controllo del partner, essendo che poi i due si dividono e vanno a formare gruppi unisex per il resto della stagione. (Riassunto in: te sta qua con mi fin che no te passa la voia, dopo te pol andar pur a zogar coi muloni).
  3. Azione battericida e prevenzione delle malattie.
  4. Presenza di segnali chimici che possono dare informazioni sulla scelta del pipistrello, insomma su quanto el mato xe figo.
Noi siamo per la 3, anche se noiosa.
Ovviamente il Monon Behavior Research Department non poteva esimersi dal proporre di dare un contributo importante a questo studio procedendo alle medesime osservazione sulla specie Homo sapiens e quindi stiamo cercando volontari...
... bon ma no dei, xe un viz tropo scontà ;)


Sesso e bestiuzze vi è offerta da:
Monon Behavior in the world. La rubrica dedicata ai più importanti studi scientifici VERI che ci hanno praticamente rubato. Maledeti ciò.




martedì 9 febbraio 2016

Muggia e il carnevale

Carte del frico, approfondimento culturale numero 12/82.



Pupolo di Erika Ronchin




Muja è la prima città della penisola istriana, e nella sua architettura esibisce fieramente
il periodo passato con la Serenissima Repubblica di Venezia.
Come questa, è famosa per il suo Carnevale, il più sentito della provincia di Trieste.
Ogni anno, oltre al divertimento, non mancano le polemiche, fonte anche queste di divertimento per chi ormai ne è avvezzo.
Eccole riassunte in un piccolo compendio della polemica carnevalesca muggesana.

La linea 20, per l'occasione, si trasforma in un'osmiza mobile.



Nel gioco FRICO la carta Muja è una carta infiltrati: i triestini si travestono da friulani e possono passare inosservati in tutta la regione, andando a combattere in qualunque territorio avversario.




venerdì 5 febbraio 2016

Omo longo usel longo?

Oh là. Ecco finalmente lo studio scientifico che mancava.
La relazione tra altezza, lunghezza del piede e usel.



Tra l'altro giustamente pubblicato su "Annals (con due enne) of sex research".

Allora in pratica i mati studiosi hanno trovato che la lunghezza dell'usel è correlata statisticamente sia all'altezza delle persone che alla lunghezza del piede.
Ma il coefficiente di correlazione in realtà è basso (de statura?) e quindi alla fine no, non si può stimare niente né dall'altezza né dal piede.

Ovviamente come al solito mettiamo la pezeta e proponiamo di approfondire un po' lo studio per mettere in relazione all'altezza delle persone cose ben più importanti della lunghezza dell'usel.

Vanno quindi assolutamente finanziate le seguenti ricerche che faremo:

  1.  Qual è il coefficiente di correlazione tra altezza e monaggine, chiamato scientificamente LEM (Longo e Mona)?
  2. Qual è l'altezza soglia per poter definire un uomo "dindio" in base al noto principio "Omo longo, dindio sicuro"?

Urgono sbrodighezi statistici e campionamenti.
Sono benvenuti i mona di diverse altezze per poter approfondire le due ricerche. La scienza vi ringrazierà.
Non sono validi i tre volte boni, ovviamente, che ne incasina i calcoli!

Monon Behavior in the world. La rubrica dedicata ai più importanti studi scientifici VERI che ci hanno praticamente rubato. Maledeti ciò.



sabato 30 gennaio 2016

La Ferriera di Servola

Carte del frico, approfondimento culturale numero 11/82.



Pupolo di Erika Ronchin

Servola è uno dei rioni storici di Trieste, un tempo famoso in tutto l’impero austro-ungarico per il suo pane e le sue pancogole, oggi sede della Ferriera, stabilimento siderurgico ormai centenario in perenne equilibrio precario tra disoccupazione, inquinamento, salute dei cittadini e promesse elettorali.

Nel 1776 il villaggio contava circa 350 abitanti e 107 case, nel 1804 480 ab. e 135 case, nel 1825 circa 700 ab. e 118 case, nel 1834 909 ab. L'aumento demografico di quei tempi fu dovuto soprattutto a immigrati dal Carso, ma anche dall'Istria, dai colli Birchini e dalla Valle del Vipacco; meno dai vicini paesi del comune di San Dorligo.

Alla fine del 1700, venne aperta la prima scuola del circondario di Trieste, perché era "il villaggio più grande, più vicino e più operoso".
Nel 1869 il borgo contava già 1883 abitanti e 229 case.
Nel 1897 venne insediato il primo nucleo dell'odierna Ferriera di Servola ad opera della Società Industriale della Carniola (Krainische Industrie Gesellschaft).

La Ferriera, a causa dei suoi continui sforamenti sui limiti indicati dalla legge, è costante oggetto di proteste e polemiche  che periodicamente sfociano in manifestazioni a tutela della salute dei cittadini.
La prossima si terrà il 31 gennaio 2016, con partenza da Piazza Oberdan alle ore 15.00.

Per la Ferriera il Monon Behavior Research Department ha elaborato una proposta di riconversione ecologica ;)
E i Sardoni Barcolani Vivi le hanno dedicato una canzone:



Nel gioco FRICO la carta Servola è una carta cattivona: grazie ai miasmi della Ferriera, qualunque sia il risultato ai dadi, l'avversario perderà comunque un numero di armate pari al lancio del dado.




mercoledì 27 gennaio 2016

Sesso e bestiuzze: gli scoiattoli pippaioli

Bon, oggi apriamo una nuova ennesima rubrica etologica:
sesso e bestiuzze, in cui mostreremo vari importanti paper scientifici (VERI) sule bestiuzze sporcaccione.
Si parte dagli scoiattoli pippaioli.


Allora in pratica questi scoiattoli sono stati beccati più volte in fragranza a farse pipette.
La logica etologica antropocentrica frustrazionistica ha ovviamente portato a pensare che lo facessero se rifiutati dalle scoiattole o nel periodo in cui queste non erano in estro.

Invece, vara ti, lo studio mostra come la frequenza sia maggiore durante l'estro, che a farsele siano maggiormente i muloni alfa e addirittura che le pipette vengono fatte dopo il rapporto sessuale con le scoiattole, e non prima (quele robe tipo per durar de più la volta dopo o robe simili).
Altra roba sporcacciona importante: le zoccoliattole durante l'estro ghe la dà (terminologia scientifica oxfordiana) a circa 10 scoiattoli diversi in 3 ore.

La conclusione della studiosa è che:

  • Così tanti rapporti promiscui in poco tempo possono portare a infezioni.
  • Farse pipette può servire come forma di grooming che riduce l'insorgere di infezioni

Pensemo che la ga ragion. Bravi tutti (ela e i scoiattoli).

Inutile a dirsi che non potevamo esimerci dal proporre approfondimenti a questo studio, fondamentali per l'uomo:

  • Vista la propensione onanistica ad alto ritmo degli scoiattoli, vanno assolutamente effettuate analisi oculistiche per stabilire la veridicità della credenza popolare che farse pipette faccia diventare ciechi.
    Sti scoiatoli dopo un poco co i salta i se s'cioca contro i alberi o no?
  • Vista la quantità di rapporti promiscui, va monitorata la struttura craniale degli animali.
    Quanti corni ga in testa sti scoiattoli?

Sesso e bestiuzze vi è offerta da:
Monon Behavior in the world. La rubrica dedicata ai più importanti studi scientifici VERI che ci hanno praticamente rubato. Maledeti ciò.




lunedì 25 gennaio 2016

Gigi Pirola

Carte del frico, approfondimento culturale numero 10/82.




Pupolo di Erika Ronchin



Gigi Pirola è il protagonista di una nota filastrocca triestina, dal contenuto estremamente educativo, ciò


Gigi, Gigi Pirola
ga roto la pignata 
su mare come mata 
la ghe coreva drio. 

Cori su per Servola 
zo per Montebelo 
la ga trovà un capelo 
e la lo ga vendù. 

Tre soldi per la pipa 
quatro pe'l tabaco 
Gigi xe un macaco 
e un macaco el resterà 

Gigi, Gigi Pirola 
ga roto la pignata 
su mare come mata 
la ghe coreva drio. 

Cori su per Servola 
zo per Montebelo 
la trova un torentelo 
e la finissi in'tel potok 

Gigi, Gigi Pirola 
ga roto la pignata 
su mare come mata 
la ghe coreva drio. 

Su per Montebelo 
e zo per Catinara 
con tuta sta cagnara 
el xe finì in canon. 

Gigi, Gigi Pirola 
ga perso una zavata 
su mare come mata 
la ghe coreva drio. 

Cori su per Servola 
zo per Montebelo 
la ga trovà un capelo 
la ga trovà un baul 
e dentro iera Gigi 
che se gratava el cul.

Nel gioco FRICO la carta Gigi Pirola permette di effettuare un attacco a distanza (con lancio de zavate).
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