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mercoledì 29 marzo 2017

La Dacia e la Trieste tipicamente friulana

Ocio. I ga vinto. I xe rivai. Udine alla fine ha vinto la battaglia per il dominio del Friuli Venezia Giulia e ha conquistato Trieste.
Ecco il nuovo spot Dacia, sponsor dell'Udinese, ambientato in questa nuova realtà regionale, con i tifosi che raggiungono lo stadio partendo da Trieste.


Già visibili i temutissimi effetti di questo dominio lanfur a Trieste:

  1. PIOVI.
  2. XE PARCHEGIO.
    ma sopratuto...
  3. LA GENTE LAVORA. E COME SE NON BASTASSE, FIN TARDI!
Tutto questo era già stato previsto da Ucio e Ciano nella loro maldobria della Trieste Friulana del futuro.
Caro Cogoi...




I NOSTRI LIBRI E GIOCHI:




lunedì 16 novembre 2015

FRICO: ecco le nuove carte!

Pronte! Le prime due carte speciali di FRICO sono San Nicolò e Santa Lucia, i santi che portano i doni rispettivamente ai bambini triestini e friulani il 6 e il 13 dicembre.

Dove si potranno trovare?
Gli autori del gioco Diego Manna e Erika Ronchin saranno presenti il 20-21-22 novembre alla Fiera del Libro di Trieste presso il centro commerciale Montedoro dalle 10.00 alle 19.00, nonchè il 21-22 novembre (no i xe ubiqui, i farà i turni!) dalle 10.00 alle 20.00 (sabato fino alle 23!) a Fumetti per Gioco, presso il Palazzetto dello sport di Chiarbola a Trieste.

Cosa fanno le carte nuove? 
La felicità dei bimbi! Sono carte speciali uniche nel gioco, permettono, in un qualunque momento del proprio turno, di fare un tiro con il cannone bisiaco, anche contro le capitali avversarie!

Ma le carte non sono l'unica novità!
Alle fiere sarà possibile acquistare il pacchetto speciale natalizio di FRICO, con dentro il gioco, le 2 carte nuove, 12 sottobicchieri triestini e friulani e un adesivo del can de Trieste, il tutto per 25 euro.

Orca, e chi non riesce a venire alle fiere?
Saremo presenti anche in altre occasioni in dicembre, e le carte nuove saranno comunque distribuite anche nei soliti punti vendita, librerie e negozi di giochi più bobe della regione!





lunedì 29 giugno 2015

Organizzazione friulana vs organizzazione triestina

Domenica eravamo a Udine, con uno stand con i giochi Frico e Kiciok per la manifestazione Magia delle mani.
Robe de 170 espositori in pieno centro, miga monade.

E siam rimasti molto colpiti dall'organizzazione perfetta: si entra nel centro pedonale in auto rigorosamente dalle 6.30 alle 8, chi arriva tardi resta fuori.
All'ingresso, a ognuno viene dato il numero col posto già assegnato, la piantina e il permesso di parcheggiare, una volta ultimate le operazioni di scarico, fuori dalla zona pedonale, gratis.
Nella tua postazione, trovi il tuo numero stampato a terra. No se pol sbagliar. Spazi perfetti, tutti con gazebo 3x3 metri.
E a colazione brioche omaggio per tutti.
Poi, dalle 19, nuovo permesso di un'ora per rientrare con l'auto, caricare tutto e via andare.
Organizzazione furlana. Top.



Allora abbiamo immaginato la stessa manifestazione organizzata dai triestini.
Probabilmente l'unico contatto con l'organizzazione sarebbe stato, ovviamente non prima della sera prima (per le 21-22), questo messaggio via mail (che xe a gratis):

Bon muloni, doman xe la quela, ricordeve. Xe domenica, saremo tuti de notolada, quindi vedemo de no romperse tropo i coioni. 
Zerchè de vegnir entro una certa, ma no tropo presto perchè no ne trovè sicuro. 
La manifestazion se svolgi in zona pedonale tra Bar Borsa e disemo zircumzirca là de quel local novo vicin de Romi (il triestino si orienta a Bar, ndr). Ma se volè meteve pur anche là de Pepi o tipo in via Mazzini cussì la xe piena e almeno per un giorno no se brontola più. Insoma, el primo buso che trovè, piazeve
No se pol entrar in auto perchè quei stronzi no ne ga dà el permesso (in realtà, l'incaricato si è dimenticato di chiederlo, ndr), ma voi no ste gaver pel cul e entrè comunque e po bon. Dopo, l'auto butela sul primo marciapie che trovè.
Orario de chiusura disemo che xe co che ve scazè, però disemo che saria bel rivar a far aperitivo a una certa, quindi vedemo de no tirar tropo per le longhe dei.
Bon, diria che xe tuto, se vedemo doman e speremo che no sia tropi rompi coioni in giro, xe previsto sol per cui probabilmente sarà tuti a Barcola, quindi a ocio se la sughemo blanda.
Viva!



mercoledì 29 aprile 2015

Udine città triestina: le quindici regole

E bon, come promesso, dopo la pubblicazione delle quindici regole della Trieste tipicamente friulana, ecco per par condicio le quindici regole che i friulani si ritroverebbero a dover seguire se Udine cadesse nelle mani dei triestini. Ovviamente in triestino, perchè i triestini parla sempre e solo che in triestin anche coi foresti.

  1. Il Friulano cambierà nome, tanto ormai xe abituà e no ga pel cul. De ogi se ciamerà Ucio.
  2. L'Udinese gaverà el mulo al posto dela zebra. Maiete rosse e in tuto e per tuto come la triestina. Quindi tempo 5 anni e gaveremo el derby salveza Udinese-Pro Osoppo.
  3. La litorina di cividale sarà sostituida del tram de Opcina, che oviamente funzionerà un giorno sì e un anno no, giusto per far incazar i furlani che no riverà andar a lavorar.
  4. Via la sabia de Lignan. Al suo posto un bel marciapie su cui ciapar el sol come Dio comanda e olimpiade dele clanfe in tel ploc'.
  5. Tuti i furlani sarà confinai a Tarvisio. De là, i doverà sufiar tuti insieme in direzion est-nord-est per far la bora artificiale, farne sentir a casa e far cussì sparir tuti i nuvoli e sta piova che i ga sempre fra le bale.
  6. La proporzion tra aziende che lavora e bareti smarzi sarà riportada ala naturale proporzione de 1:50.
  7. In pianura sarà fuorilege la premura e l'ecessiva operosità lanfur. La radise dela parola pianura xe pian. Pian e ben. E se no ben, almeno pian.
  8. In montagna idem. No gavemo alba de cossa sia la radise dela parola montagna, ma la fa rima con “se magna”. In montagna se magnerà e basta.
  9. Fuorilege tuto quel che finissi per “gnacco”.
  10. Bon ma che coioni dei, solo i furlani pol scriver un quindicicalogo. Noi faremo un decalogo, andemo bever un spritz. Viva!

Ricordatevi che stasera siamo alle 22 al pub Isla de Tortuga (via giulia 67/b) a Trieste a presentare FRICO e KICIOK, il gioco di dadi di Marco Englaro per gli amanti del buon vino!

E poi ci trovate con il banchetto per provare i giochi:
Venerdì 1 maggio, dalle 9.00 alle 19.00, a Cividale, per la fiera Magia Delle Mani. 

Sabato 2 e domenica 3 maggio, dalle 9.30 alle 19.30, a Palmanova, per la prima edizione del Festival NovaLudica - Associazione Ludico Culturale.

Domenica 17 maggio, dalle 9.00 alle 20.00, alla Fiera di Pordenone, per Naoniscon - Games & Comics.

Venite a trovarci!




mercoledì 11 giugno 2014

I dieci motivi per scegliere Trieste

Dieci motivi per scegliere Trieste.
Una recentissima pubblicazione (settembre 2009), appena scovata dai nostri ricercatori sempre all'avanguardia, ha stilato una lista di dieci punti che rendono la città di Trieste un must per i visitatori.

Il Monon Behavior Research Department non poteva perdere l'occasione per ciuciarghe schei pubblici all'ente turismo per la revisione dell'elenco, che, secondo i nostri calcoli, provocherà un boom turistico che frutterà alle casse comunali circa 5.000.000 di euri l'anno, di cui il 115% sarà indirizzato a noi quale simbolico rimborso per lo scoionamento da lavoro.

Ecco i nuovi 10 motivi per i quali visitare Trieste:
  1. Trieste è mare, mare è trieste, Trieste è amare, amare è Trieste.
    Trieste è il tuo mare, il mare è anche costa, Trieste tu mare, mia mare cossa.

  2. A Trieste c'è il Carso, con le sue bellissime manifestazioni spontanee. Ricorderemo gli endemismi delle grotte triestine, come il triplice clacson in Galleria Naturale e la ioza perpetua in Galleria de Piazza Foraggi. Senza trascurare l'altra tipica manifestazione del carsismo, le doline, come quella del buso per el Park San Giusto.

  3. Trieste, la natura si scatena. I continui tsunami estivi che interessano la zona di Barcola sono uno spettacolo unico e imperdibile. L'importanza della clanfa è stata da poco riconosciuta anche dall'Unesco, che ha esteso l'Area marina Protetta di Miramare proprio allo scopo di proteggere questa primizia triestina. No sicuro per i guati. Forsi anche per i veci che zoga a lavre.

  4. Trieste è scontrosa grazia. Immergetevi in questa frizzante accoglienza tanto cara anche al grande poeta Umberto Saba e lasciatevene travolgere. Non potrete più farne a meno. Tanto, comunque no poderè farne a meno. La scontrosa grazia vi attenderà volentieri in un qualsiasi negozio, a qualunque ora, meglio se poco prima della chiusura o la domenica, se trovè verto.

  5. La scontrosa grazia è anche ciclabile. Trieste ha così a cuore questa sua caratteristica che il Comune ha da sempre progettato Percorsi Culturali di Scontrosa Grazia, non da ultime le principali ciclabili urbane, sulle rive e a Barcola, dove, tra un'allegra pedalata e l'altra, potrete essere mandati a remengo non solo dagli altri ciclisti, ma anche dai veci a pie, da quei che speta la coriera in mezo ala ciclabile, da quei sentai ai tavolini dei ristoranti in mezo ala ciclabile.

  6. Trieste è trasporto ferroviario d'avanguardia. La città di Trieste vanta un trasporto su rotaia d'eccellenza, in poco tempo potrete raggiungere qualsiasi località di interesse turistico partendo dalla stazione.
    Stiamo ovviamente parlando del tran de Opcina per andar in Osmiza. Cos'altro c'è di più interessante da vedere?

  7. Trieste è esplosione di gusti. Non potrete resistere alla famosa jota de capuzi garbi, al panin de porzina senape e kren, ma soprattutto alla vinazza, da cui vi sarà proprio impossibile fuggire, data l'altissima densità de bareti smarzi.

  8. Trieste è architettura d'Elite. Milioni e milioni di persone visitano ogni anno l'eleganza di Melara, delle torri di Cattinara, di Monte Grisa, del Porta Cd di Piazza Goldoni. E se Pisa vanta la sua torre pendente e Monopoli il suo Vicolo Stretto, solo Trieste può sfoggiare l'unico e inimitabile Ponte Curto.

  9. Trieste città della Scienza. Università, Area, Sissa, Ictp, Ogs, IS, Monon Behavior Research Department. Trieste è l'anima della ricerca mondiale. Ma se volete trovare la vera scienza, dovrete cercarla là. Proprio là.
    Su Segnalazioni.

  10. Trieste è bestiuzze. Negli anni, l'offerta faunistica di Trieste è esplosa. Ormai non ci sono più solamente colombi, guati e cocai, ma il capoluogo giuliano può vantare la presenza di cornacchie a ufete, cinghiali scassabobi, lupi rosigacavai e da quest'anno anche orsi e, last but not least but yes beast, camosci. O forse i intendeva camogli.
    Le star assolute restano però ancora loro: i gatti, veri portatori sani (non sempre) di triestinità, un mix tra gnancapelculismo e checcoionismo saccente.

  11. Sì, undici. Perchè Trieste no ga pel cul che doveva esser dieci. Trieste è punto di incontro di culture, di etnie, di tradizioni.
    Per essere mandati a remengo non in una, ma in dieci, cento mille lingue differenti.

P.S. E' tornato il Monon Behavior in edizione ampliata e remasterizata! Lo trovate a soli 5 euri in libreria a Trieste, in Bisiacaria oppure comodamente online a questo link oppure in  versione ebook.

mercoledì 26 febbraio 2014

El carneval de Muja de una volta

Doman taca banda carneval.
El Monon Behavior Research Department, in una ricerca za publicada l'anno scorso, anticipa e riassumi tute le polemiche, perchè semo sienziati e savemo za come che anderà le robe:

“no ma cossa vietato esser imbriaghi, sempre pezo, iera bel co se portavimo le boze de rosso col’arancio de casa de martedi, quel iera el VERO carneval de muja” 
[triestin medio che vedi muja 1 volta l'anno, de martedi de carneval e che col ciaro no la riconosessi]

“ma cossa, voi vegnì solo a far casin pissar per tera spacar auti far longhi e garbar per tuto, stè casa che se divertimo lo stesso”
[mujesan medio che la ga coi triestini]

“bah, per mi xe i muleti de desso che no i sa bever, che i sia mujesani o triestini” 
[trentene medio. Che però finirà per garbar e per butarghela ale mulete imbriaghe]

“una volta gavevimo de meno ma se lo godevimo de più
[vecio medio che no ga capì el tema]

“Anche questo i ne cava/ga cavado/vol cavar”
[vecio nostalgico del'Austria - copyright Bibliotopa]

“Dopo i 30 ani no se pon andar a Muja perchè el fegato no regi più la loro morchia. Se fazo carneval vado a Opcine che se bevi ben o a Monfalcon che xe babe cocole!”
[boba senza età - copyright Sandi Stark]


 



E per restar agiornado cole monade, iscrivite ala monadesletter:


martedì 7 gennaio 2014

La Regione XXX Venezia Giulia

Ecco come compaiono i cartelli della Regione a chi va a fare un'escursione nel Bosco Salzer, a Trieste.

E il Friuli? Volentieri, no tegnimo, la provi in Friul.