domenica 31 dicembre 2017

Capodanno a Trieste: sette cose da fare

Capodanno è arrivato tutintun e molti saranno impreparati sul da farsi.
Ecco le sette cose da fare a Trieste la sera del 31:
  1. Andare a comprare le ultime cose per la cena da Zazzeron. Uscendo, salutare con un "se vedemo doman matina".
  2. Dress code obbligatorio: bavero.
  3. Invitare al cenone il ragazzo invisibile. No el magna gnente ma ocio che ga gusti dificili.
  4. Preparare la carta d'identità per mostrarla alla befana quando arriverà.
  5. Andare al Luna Park coi biglietti gratis ciulai alle scuole che li han rifiutati. 
  6. Giocare a BARKOLANA, ovvio!
  7. Festeggiare il primo con il tuffo beneagurante e il 2 con lo squaraus beneaugurante.
AUGURI!

mercoledì 27 dicembre 2017

Remengo 2017: l'almonacco triestino

Come da tradizione, ecco l'almonacco NON RICHIESTO dei principali eventi del 2017 triestino, mese per mese:

GENNAIO
Zazzeron è aperto il 1 gennaio. Casin sul gruppo facebook Te son de Trieste se fra chi è pro e chi è contro le aperture nei giorni festivi.
Qualche auto se capota e qualche pedon vien stirà sule striche.


FEBBRAIO
Carnevale. Furlani travestiti da triestini invadono le osmize. Vengono facilmente smascherati quando confondono il cren con formaio gratà e rischiano il soffocamento.
Qualche auto se capota e qualche pedon vien stirà sule striche.


MARZO
La Dacia, sponsor dell'Udinese, ambienta il proprio spot a Trieste. Pronte le proteste dei triestini perché nello spot ci sono 3 chiari indizi di eccessiva furlanizzazione di Trieste:
  1. PIOVI
  2. XE PIEN DE PARCHEGIO
  3. LA GENTE LAVOR FIN TARDI.



Esce il bellissimo libro "Radiodrammi di Coppia". Boom di divorzi e molamenti in città.
Il Comune organizza il corcorso per realizzare il logo di Trieste. Si vince un tablet di ultima generazione. Esplode il morbin e il concorso alternativo per il logo più divertente viene vinto da Adriana Firmiani:


Qualche auto se capota e qualche pedon vien stirà sule striche.


APRILE
Zazzeron è aperto a Pasqua e Pasquetta. Casin sul gruppo facebook Te son de Trieste se fra quei che no gaveva ciolto ancora la carnaza per la grigliata e quei che inveze se ga sveiado per tempo. Outsider uno sparuto gruupo di animalisti che la ga con tuti e do.
Torna in libreria il primissimo Monon Behavior in una nuova edizione ampliata, con un articolo speciale sulle disgrazie del tram de Opcina.
Trieste manda un video messaggio a Donald Trump:



Qualche auto se capota e qualche pedon vien stirà sule striche.


MAGGIO
Esce il bellissimo libro "Triestini e napoletani". Longhi per stabilire chi tra le due popolazioni debba sobbarcarsi il lavoro della pubblicazione, stampa, distribuzione, promozione... ciò fadiga ou. Per risolvere il problema, il seguito sarà "Triestini, napoletani e furlani".
Qualche auto se capota e qualche pedon vien stirà sule striche.


GIUGNO
Trieste sarà città della scienza 2020. Fondamentale l'apporto del nostro studio.
Già pronte le schiere di scienziati triestini intente a diffondere le proprie perle di saggezza sul campo: i cantieri e segnalazioni.

Qualche auto se capota e qualche pedon vien stirà sule striche.


LUGLIO
L'Olimpiade dele Clanfe arriva a quota 10! La taconeti viene riconosciuta come patrimonio dell'umanità. Polemiche su segnalazioni sulla difficile decisione di insegnarla nelle scuole: nell'ora di educazione fisica o in quella di educazione sessuale?
Qualche auto se capota e qualche pedon vien stirà sule striche.


AGOSTO
Zazzeron è aperto il 15 agosto. Casin sul gruppo facebook Te son de Trieste se fra chi è contro le aperture co xe caldon e chi dice che bastava meter una piscineta in parchegio e iera come esser ai Filtri.
Qualche auto se capota e qualche pedon vien stirà sule striche.


SETTEMBRE
Primo anniversario del cronoprogramma per la chiusura dell'Area a caldo della Ferriera.
Lo stabilimento celebra la ricorrenza con speciali fumi colorati e speziati e botti pim pum pam. Le malelingue criticone dicono che sono sempre gli stessi fumi e botti che si sentono ogni giorno.
Sesta Rampigada Santa: in tanti scoprono che non serve andare a Medjugorje per vedere la Madonna nonché svariati santi scendere dal cielo.
Qualche auto se capota e qualche pedon vien stirà sule striche.


OTTOBRE
La 49esima Barcolana entra nel guinness dei primati come regata più affollata del mondo con 2101 partecipanti.
Esce il bellissimo gioco da tavolo BARKOLANA. Siora Jole no ga capì ben e scrive a Segnalazioni lamentandosi che in 2101 attorno a un tavolo xe longhi, e sopratuto no la ga voia de far jota per tuti.

Qualche auto se capota e qualche pedon vien stirà sule striche.


NOVEMBRE
L'osmiza sul mare vince il premio speciale di giuria al Concorso Letterario Città di Murex a Firenze.
A Trieste fanno la loro comparsa i più importanti simboli della corretta amministrazione della città : i alberi de Nadal. Iniziano le lettere su Segnalazioni che confrontano gli alberi con salami. Ancora inarrivabile la segnalazione del Cosoliniano albero furlan.
Qualche auto se capota e qualche pedon vien stirà sule striche.


DICEMBRE
Zazzeron è aperto il 25 e 26 dicembre. Casin sul gruppo facebook Te son de Trieste se fra chi è pro o contro i post sull'esser pro o contro le aperture de Zazzeron.
Zazzeron viene eletto supermercato più famoso del mondo pur con un investimento minimo nella pubblicità. I colossi internazionali Amazon, Gugle e Apple ne analizzano il case study.
Esce El libro dele risposte triestine. Esaurito in una settimana, in attesa della ristampa la risposta a chi lo domanda è "volentieri".

Qualche auto se capota e qualche pedon vien stirà sule striche.

Dimentichemo qualcossa? Pol esser. Forsi qualche investimento sule striche. Bon zontè voi :)


mercoledì 20 dicembre 2017

I dieci must del Natale triestino 2017

Eh niente, come ogni anno (no xe vero) ricordiamo le dieci cose da fare assolutamente a Trieste a Natale. Con la solita immagine del presepe alla triestina rubada dal web:


  1. Scrivere una lettera a Segnalazioni lamentandosi degli alberi di Natale. Se avete finito la fantasia, ricordiamo la mitica dell'albero furlan e l'altra degli alberi salami.
  2. Scrivere a Boba Natale o Babbo Nagana o Babbo 'NaTara lamentandosi che San Nicolò no xe passà, evidentemente sequestrato in baretto. Ricordiamo i sette punti della triestinità di San Nicolò.
  3. (Per i più attivi): Andare a lamentarsi direttamente da San Nicolò in baretto e prenderlo per il bavero che desso va 'ssai de moda.
  4. Lamentarsi che una volta gavevimo meno ma se lo godevimo de più (e tra l'altro no xe gnanca più la bora de una volta).
  5. Essere più buoni, ma con discrezione: sì alla scontrosa grazia, no alla remenghitudine, sì regali ai furlani, no ai mendicanti.
  6. Andare in osmiza e proclamare a gran voce che "Poco de far, le osmizade più bele xe quele de Nadal!" (assieme a quele estive, de primavera, de Feragosto, dei primi de genaio, de carneval, de pasqua, de pentecoste, de Festa de Ciano e de funeral de Toio).
  7. Fare un bel giro sul tran de Opcina. Ah no, volentieri.
  8. Regalare BARKOLANA, el zogo più bel del mondo (reclàm ciò!). Poi sfidare tutti la sera di capodanno e finire lanciandovi veramente bozze de vin perchè no gavè leto ben el regolamento.
  9. Regalare una bozza di tocai ungherese a un furlan e veder se la ciapa ben.
  10. Andare a Messa, ascoltare attentamente tutta l'omelia, e uscire con ancora il millenario dubbio se Dio xe o no xe furlan. Ma in fondo l'importante è che paghi lui el puf che gavè lassado in osmiza al punto 6, ogi o doman.

giovedì 14 dicembre 2017

L'albero salame de Nadal

Finalmente gli alberi di Natale tornano d'attualità su segnalazioni.
Dopo l'inarrivabile polemica sull'albero furlan, ecco quella sull'albero salame!



SPAZIO RECLAM:
E soto l'albero cossa volè trovar? Ma ovio! Le bellissime robete Monon Behavior: il gioco della BARKOLANAFRICOel libro dele risposte triestinetriestini e napoletanimonon behaviorradiodrammi di coppial'osmiza sul mareecc....



mercoledì 13 dicembre 2017

BARKOLANA, il video promo

Ecco il video promo per BARKOLANA realizzato dal mulon Massimiliano Milic.
Ben fata!



Qui il backstage delle riprese con Pampel che si prepara per la sua parte di Pampel.
Sponsor tecnico per gli orecchini: Ora di orecchini :)


BARKOLANA si trova in tutte le librerie più bobe di Trieste e dintorni nonché comodamente online sulla Botega Triestina.

lunedì 11 dicembre 2017

L'uso triestino dell'auto

Ecco finalmente dopo attenti monontoraggi scientifici il grafico del saggio utilizzo dell'automobile da parte dei triestini. Ben petada!


Questo in generale. Adesso sotto Natale un utilizzo più assai meo c'è: andare a comprare le bellissime robete Monon Behavior (e bon, un poca de reclam ghe vol sempre): il gioco della BARKOLANAFRICOel libro dele risposte triestinetriestini e napoletanimonon behaviorradiodrammi di coppial'osmiza sul mareecc....

mercoledì 6 dicembre 2017

La triestinità di San Nicolò in 7 punti

Buon San Nicolò a tutti!
Sul confronto tra San Nicolò e Babbo Natale avevamo già pubblicato un importante studio scientifico. Visto che non tutti parlano quella lingua astrusa inglese, forniamo questo piccolo compendio riassuntivo (el bignami insoma) sui 7 punti che dimostrano che a Trieste i regali li porta San Nicolò e non Babbo Natale.


  1. San Nicolò è di Bari. Tanti pensa che ci si riferisca alla città, ma non è vero. Bari è il plurale di BAR. San Nicolò in pratica va in giro tutto l'anno per baretti, come un vero triestin.
  2. Pupol by Chiara Gelmini
  3. San Nicolò non ha slitte o renne o monade varie. Da buon triestino, no ga pel cul e ciapa quel che vien. Sarà più facile vederlo girare in bob portato da cocai, cani de Trieste imbriagoni o gatti addestrati dalle migliori gattare del Nordest.
  4. Babbo Natale lavora in tutto il mondo a un ritmo incredibile. San Nicolò ha scelto Trieste che xe piena de veci per far meno fadiga e sugarsela prima, da bon triestin. (Probabilmente Babbo Natale xe furlan)
  5. Babbo Natale ha una fabbrica con gli elfi per costruire i regali tutto l'anno (Altro indizio di furlanità...). San Nicolò no ga un clinz, xe imboscà tuto l'anno in bareto e compra i regali al'ultimo.
  6. Babbo Natale ai bambini cattivi porta il carbone dolce. Una finta punizione insomma. San Nicolò porta carbon 100% tipicamente ferriera.
  7. La filastrocca "San Nicolò de Bari / la festa dei scolari / se no i ghe fa la festa / ghe taierem la testa" è un chiaro inno al fancazzismo tipicamente triestino.
  8. San Nicolò preferisce regalare robete cocole triestine, tipo i libri della collana San Nicolò, Sua maestà il capo in B, Vox Pupoli, 50 cose da non fare a Trieste, La leggenda della Bora, Meio un omo ogi e uno doman, I soliti veceti, Le disgrazie del tran de Opcina...








venerdì 1 dicembre 2017

Le dieci tipiche risposte triestine

Eh bon. Manca poco a Nadal (psicologia subdola), gavè za pensado a cossa regalar? (messagio subliminale subdolo).

EL LIBRO DELE RISPOSTE TRIESTINE
de Andrej Praselj




Come funzia?
Basta far una domanda, verzer una pagina a caso e lui ve dà una risposta classica tipicamente triestina.
Tipo:

  1. Go de andar a lavorar? No ga scopo
  2. Dovessi far sto lavoreto ma no son bravo, fazo comunque? Piutosto che far mal, meo no far
  3. Bon ma se no fazo mi chi fa? La lassi che fazi i furlani
  4. Ciò troverò mai una bela putela? No i fa più
  5. E se la zercassi su tinder? No se ga mai fato
  6. Ciò cossa posso far per migliorar la situazion de Trieste? La se lamenti col sindaco
  7. Ciò cossa posso far de utile per la società? La ghe scrivi a Segnalazioni
  8. Bon, figo sto libro, lo voio! Voio xe morto
  9. 5 euri? Ciò ma no costa tropo sto libro? Bori sarà che noi no saremo
  10. Ma se ghe domando in libreria cossa i me rispondi? Volentieri (ma forsi anche: La provi in Friul)
Scherzi a parte, lo trovè in tute le librerie più bobe de Trieste e Bisiacaria, e anca online a sto link.

P.S. Gavemo za dito che tra poco xe nadal? :P

giovedì 16 novembre 2017

L'insalata di Natale in piazza Unità

E anche oggi Segnalazioni regala una perla sugli alberi di Natale. Semplice, concisa, pulita.
Va dritta sul podio assieme a quella dell'albero di Natale friulano.
Si potrebbe riassumere con "I alberi prima xe diventai salata e dopo xe andai a sburtar radicio".



A proposito de Nadal, qual xe el regalo più belissimo? Ecco una foto subliminale! Barkolana, ovvio! :)


mercoledì 1 novembre 2017

Alfabeto essenziale triestino

Ne par utile un picio compendio per foresti con una parola triestina per ogni letera, per poderse rangiar a Trieste senza tropa fadiga, con disinvoltura e scontrosa grazia.
Perchè lo scrivemo in triestin se xe per foresti? Perchè el triestin ghe parla triestin a tuti convinto che tuti capissi el triestin, anca i eschimesi, quindi ne par giusto che i se abitui subito.

ALFABETO ESSENZIALE TRIESTINO

A. AILO. Co te bechi qualchidun, te va sul sicuro anche se no te se ricordi el nome.
B. La B de CAPO IN B. Che vol dir bicer. Un caffè macchiato in bicer.
C. CIO'. Sta parola va inserida ovunque, altrimenti el vostro sarà un pseudotriestin, ciò.
D. DEI. Fa el paio con ciò. Tipo podè iniziar una frase con CIO' e serarla con DEI. Opur diretamente butè là un "Ciò dei" che verzi e sera el discorso senza tropo bazilar.
E. ECOLO. Co riva un, o in risposta a un AILO.
F. FURLAN. El nemico, ocio de soto!
G. GUATO. El pesse. Ma ve sarà utile per far i splendidi e ciamar el Salone degli Incanti col suo vero nome: Santa Maria del Guato.
H. H xe la letera muta. Te la scrivi e no te la legi. Te par che i triestini gabi voia de usar una letera che dopo no se legi? No ga scopo.
I. IMBRIAGO. Ma anca INCANFARA', IMPETESSA', INCANDI'...
J. JOTA. I puristi dirà che se scrivi cola I, ma cola J fa più international.
K. KREN. I stessi puristi dirà che se scrivi cola C. Ma iera za ocupada de CIO', dei.
L. LEM. Longo E Mona. No se usa più tanto, ma fa sempre rider.
M. MONA. Uselo con atenzion. Xe cocolo, ma qualchidun particolarmente mona podessi ofenderse.
N. NOSEPOL. Perchè comunque no se pol. Ma anca un poco perchè NO GA SCOPO.
O. OU. Altra roba base. Servi per atirar l'atenzion dopo che gavè za usado AILO.
Ma anche: OSMIZA. Come l'osmiza sul mare, el libro più bel del mondo! (reclam non oculta :P)
P. PAMPEL. Che xe un poco un sinonimo de mona.
Q. QUEL. Eco, el jolly. Con questa podè far quel che volè. Esisti diversi livei de quei, el più potentissimo sostituissi intiere frasi. Qua trovè le istruzioni del quel.
R. RANZIDUME. Che xe quel che ve farà dir: "Bah, sto alfabeto me par bastanza una monada, fazevo meo mi, po gaveva scopo? Le robe o se le fa ben o pitosto meo no farle".
S. SPRITZ. Perchè la vita che mi voio xe a Barcola su un scoio. Ma con un spritz in man.
T. TRAN. Cola N perchè xe diminutivo de TRANVAI. Che xe una specie de esortativo: "TRAN, VAI!". Solo che no el va de nissuna parte. Qua la spiegazion dele sue disgrazie.
U. ULO. Se usa per esprimer sorpresa. Se pol sostituir a AILO quando no se se vedi de più tempo.
V. VIVA L'A E PO BON. Moto triestin. Ocio, casin. Per qualchidun la A sta per Austria. Per altri xe VIVA LA' E PO BON. Là dove? bu. Altri no ga pel cul e viva l'A e po' bon.
X. XE. Eco. Importante. XE cola X! Assolutamente vietato scriver obrobri tipo sè.
Z. ZURLO. Per ricordarve sempre che no ga scopo corer come zurli.

Ne volè de più? Le trovè sul sito de Tuttotrieste ;)


E per restar agiornado cole monade, iscrivite ala monadesletter:


venerdì 20 ottobre 2017

BARKOLANA: arriva il gioco ufficiale della cinquantesima Barcolana

Ooooh là!
Dopo FRICO, di cui ci avevano rubato la Kappa, ecco BARKOLANA, in cui ce la riprendiamo!
Un gioco per lupi di mare, pirati, velisti, marinai d'acqua dolce, gatti di fiume, imbriagoni, petessoni e brontoloni. Insomma per tutti!
A bordo della tua barca a vela dovrai completare per primo il percorso della Barcolana, superare le prove marinaresche che via via incontrerai sul tuo cammino, guadagnare bori (e come potevano chiamarsi altrimenti i soldi nella patria della bora?) da spendere nella bottega velica per migliorare le prestazioni della tua barca.
Motori, ventilatori, cannoni, bozze de vin... in questa regata vale tutto! Solo attenti a non farvi beccare dalla guardia costiera, altrimenti la penalità arriverà immediatamente!


BARKOLANA, il nuovo gioco di Diego Manna e Erika Ronchin dedicato alla regata con più partecipanti al mondo, farà il suo debutto in anteprima assoluta a Fumetti Per Gioco 2017, la fiera di giochi e fumetti in programma a Trieste il 21-22 ottobre.
La presentazione ufficiale si terrà invece venerdì 3 novembre, alle ore 18.00 presso la sede della Società Velica Barcola e Grignano. Poi si troverà in tutte le librerie di Trieste e dintorni.
Ma se avete fretta, potete già acquistarlo online a questo link.

giovedì 5 ottobre 2017

La movida nuoce gravemente alla salute

Eh niente. Arriva la Barcolana, la movida si infittisce e... torna Franca Porfirio, la moralizzatrice.




domenica 1 ottobre 2017

I dieci motivi per partecipare alla Barcolana

Ben bon, comincia la febbre da Barcolana :)
Per chi ha ancora bisogno di motivazioni per partecipare a questa meravigliosa festa cittadina, eccole!

I DIECI MOTIVI PER PARTECIPARE ALLA BARCOLANA
  1. Perché ancora non sai cos’è la vera bora. Anche se forse è meglio non scoprirlo proprio in regata.
  2. Perché lascare non significa bersi una Lasko.
  3. Perché adori poter dire “cazza la randa” senza sapere esattamente cosa voglia dire. 
  4. Perché per te l’orzata è solo qualcosa da bere.
  5. Perché assieme al “mezzo mariner” puoi arrivare a essere un marinaio intero.
  6. Perché in caso di hangover puoi dare la colpa al mal di mare.
  7. Perché in caso di mal di mare puoi dare la colpa all’hangover.
  8. Perché cicio no xe per barca... ma tu sì.
  9. Perché anche se non sei per barca... ci sarà sempre una fettina di salame ad attenderti sotto coperta.
  10. Perché il tuo vero obiettivo è festeggiare sul Molo San Carlo aka Audace, davanti alla piazza sul mare più grande d’Europa.
Beh... e poi...
11. Per giocare a BARKOLANA, il gioco ufficiale della 50esima Barcolana! :)



BARKOLANA si trova in libreria, nei negozi di giochi e di souvenir nonché online a questo link.

martedì 12 settembre 2017

Trieste goes international!

Ciò, ara qua che semo inTriesteing per bon!
Eco el novo video dela mulona che per amore del postgrungerock e dela bela muzica dei anni '90 oviamente ve risparmiemo ma ve mostremo el toco importante:


Per i meno deboli de cuor (ma Kurt Cobain ve varda dal'alto) eco el video (el toco importante xe circa a 2:14):




E grassie a Fabrizio Sors per la segnalazion!


venerdì 1 settembre 2017

I dieci motivi per iscriversi alla Rampigada Santa

Manca poco più de due settimane alla Rampigada Santa (qua per iscriverse), nonché all'inizio della Settimana Europea della Mobilità Sostenibile.
Sabato 16 Setembre ghe sarà stand, animazion, libri, zoghi e el concerto dei Sardoni Barcolani Vivi al'Obelisco, dale 12 in poi (Concerto ale 20).
Domenica 17 la gara, dale 10 dala base de Scala Santa.
Ecco i dieci motivi per non perderse sto apuntamento!

1. Perché non servi andare a Medjugorje per veder la Madonna, la xe qua a 2 chilometri de Roiano.
2. Per verzer la Settimana Europea della Mobilità Sostenibile col boto. Al cuor.
3. Per veder se dopo i Sardoni Barcolani xe per bon ancora Vivi.
4. Perché... ara, ma alora posso andar anche a pie o in bici in osmiza!
5. Perché partecipa anche i furlani. Lori no dovessi gnanche saver coss'che xe andar in salita. No se pol lassarli vinzer!
6. Perché Simone Temperato, iscrito numero 1, la fa tuta in impenada. Per bon.
7. Perché ogni volta che qualchidun disi "Trieste no xe per bici" un toco de porfido de Scala Santa se suicida.
8. Perchè xe bel veder che intanto che ti te va in su... xe pien de santi che vien tiradi zo.
9. Perché almeno una volta nela vita ghe vol assolutamente vinzer el Premio Cagoia.
10. Perché le medaie xe a forma de Sigilo Trecentesco.



E siccome se no i xe mati no li volemo, la proposta per far partecipar Trieste alla Settimana Europea della Mobilità Sostenibile xe questa:
Per quela setimana, dal 16 al 22 (ma va ben anche fin al 24 o fin quando che volè!), provemo a usar de più pie, bici e bus e un poco de meno l'auto.
Cussì, per provar. Per veder se xe vero che se sparagna e che se se godi de più la vita, gli incontri e la strada. Chi che pol oviamente, perché purtropo no tuti pol permeterse de no spostarse in auto.
Ma chi che no pol troverà la strada più libera e più parchegi, insoma, xe una bela roba per tuti.
Femoghe veder che anche Trieste ga voia de vardar a un futuro più sostenibile e con meno spuza come el resto d'Europa :)
Una setimana senza auto. 
Bondeifemo!


mercoledì 30 agosto 2017

Trièst, ogni lassada xe persa

Niente, finalmente per la nostra rubrica Monon Behavior in The World, articoli scientifici veri che ne ruga no gaver scrito noi (tipo i pipistrei pompinari o i pinguini cagoni... bon insoma li trovè tuti qua), presentemo un articolo scientifico dedicado a Trieste.

Ne piasessi dir de gaver capido qualcossa, ma visto el nostro background etologico/monadistico, se no se parla de scoiatoli pipaioli o formigole scazade no capimo un clinz.
Cussì un nostro amico nerdone ne ga spiegado che:

"I proponi un metodo per far una stima de un certo indice legado ai grafi (una rapresentazione astrata del'informazione) che ga certe proprietà computazionali interessanti."

Ah.
Figo.

Bon insoma dei, in realtà la parte più bela xe che sto studio comincia con:

E soto giustamente traduci: "Every missed chance is lost forever".
Comunque secondo noi i parla de Global Triangles che altro no pol esser che el Triangolo dele Bevude.
Grandi muli!


giovedì 24 agosto 2017

Nacici alta, la coda salta

Inizia la serie di Segnalazioni dedicate alla scontrosa grazia triestina.
Ecco però la soluzione alla scortesia: esser nacici (meo se alte).



mercoledì 2 agosto 2017

La movida del consiglio comunale

Franca C. Porfirio festeggia il passo avanti nella lotta alla movida e propone un ulteriore riforma.
E cena alle 18 come in ospedal.



martedì 25 luglio 2017

I dieci motivi per partecipare all'Olimpiade dele Clanfe

Niente. Ancora tre giorni per iscriversi alla decima Olimpiade dele Clanfe. I partecipanti sono già a quota 140. E voi cosa aspettate?
Basta strucar su sto link!

Foto de Roby Blasina

E se vi mancano le motivazioni... eccole!
  1. Perchè te pol far la taconeti anche in età insospetabile
  2. Perchè te pol far una biancabalena e mostrarghe el cul a tuti
  3. Perchè de bon istrian te vol pagar meno l'ingresso al'Auso
  4. Perchè anche se no te schizi niente te pol sempre vinzer el premio morbin
  5. Perchè xe l'unica manifestazion dove la giuria xe corompibile a spritzeti
  6. Perchè per un giorno Trieste xe Città delle Clanfe
  7. Perchè te vol alenarte per clanfar un giorno dal'Ursus
  8. Perchè ghe xe per tuti el libreto omagio del decenale dele clanfe!
  9. Perchè i 30 vincitori ciapa el ciondolo figon fato del Laboratorio Orafo GhirigOro.
  10. Perchè partecipa anche i furlani. No te volerà miga lassarli vinzer???

giovedì 20 luglio 2017

Franca Porfirio all'Olimpiade delle clanfe?

Niente. Manca poco più di una settimana all'Olimpiade delle Clanfe. Per entrare nel giusto spirito, ci sembra giusto recuperare quest'ottima segnalazione di Nevia Jurincic, della clapa Franca Porfirio.

L'anno scorso alla fine non si sono presentate (Buuuuu!).
Quest'anno chissà, magari il bellissimo gioiello realizzato dal laboratorio orafo GhirigOro a Trieste, destinato a tutti i trenta premiati, farà gola anche a loro.
Perché con un ciondolo così al collo, il passo da vecia marantiga a vecia boba è breve ;)
Bon se volè iscriverve basta strucar a sto link, entro giovedì 27. Daghe!

mercoledì 19 luglio 2017

La musica tuci tuci

Ancora una perla da segnalazioni, in grande spolvero ciò. Sarà el caldo ah... ;)




martedì 18 luglio 2017

Mi no capisso quei fa ferie via de Trieste

Perchè andar ale Hawai co te pol andar in Pineta che ghe xe anche el barachin?
Quanta verità nel'intervento de Chantal Slavich ciò! :D



lunedì 17 luglio 2017

L'epoca del "coito ergo sum"

Perla di Franca C. Porfirio su Segnalazioni, riguardo la notizia dei muloni sporcacioni che ga fato sporchezzi in publico ;)




venerdì 14 luglio 2017

Trieste città della scienza in osmiza

Bon niente ah, per festegiar che Trieste sarà cità dela scienza 2020, no ne resta che tirar fora sta maldobria de Ucio e Ciano che ne conta de quando iera vegnudi i sienziati a Trieste per presentar una scoperta rivoluzionaria.
Sta storiela xe una del quele del belissimo libro "Zinque bici, do veci e una galina con do teste". E dopo se volè podè leger anche quela del'origine del morbin, ciolta da Polska rivemo ;)


LA SCOPERTA MONDIALE DEI CORIACHI


Pupolo de Michele Zazzara


- Marinaresca i ga cantà ciò! Una fresca bavisela! Te se ricordi come che iera una volta, che bel che iera... una volta te verzevi le finestre e te sentivi la muleria cantar... e pensar che iera miseria. No come desso che i ga tuto e nissun canta più, e i xe boni solo che de star ziti e de fumar quele robe là, spinei, o de cior pirole, porcherie. E de far fraia ogni note. Fraia in zito però, visto che nissun canta più. Vardili, vardili anca qua, stasera, nissun che canta.
- Bon, ma desso no sta far el vecio brontolon dei. Xe ancora presto, cossa no te se ga inacorto che xe ogni sera qualche clapa che se porta drio la chitara e qualchidun anca la fisarmonica per cantar? Pitosto, mi sta storia dela Marinaresca a Budapest me fa vegnir inamente quela de co xe vignudi i Coriachi a Trieste, te se ricordi?
- Coriachi? E chi xe sti mati? De dove i salta fora? Mi conosso i Cosacchi, i Ustochi, el Mariachi, ma i Coriachi propio no li go mai intesi.
- Desso te digo de dove che i vegniva, e anca ti che no te ga fato scole te me dirà sicuro che te conossi.
- Sentimo alora, de dove i riva?
- Sti Coriachi qua rivava dela Kamčatka.
- La Kamčatka? Cossa, miga quela de quel zogo de guera là... el Risiko? Ma cossa, la esisti per bon?
- Cussì par, in Russia la xe, in alto a destra dela Russia.
- Ah, russi insoma. E cossa, i gaveva i capoti longhi che i strassinava sula neve fazendoghe paura a tuti?
- Ma no, quele xe storie de ani anorum fa, desso no i strassina più i capoti, po’ sti qua i iera sienziati, miga soldati dela prima guera!
- Aaah, go capì, gente che ga fato scole insoma.
- Sì, difati. Insoma, sti qua iera dei esperti de magnar de livel mondial.
- Cioè i magnava ‘ssai? E cossa i xe vegnui a far, gara de chi che magna più cevapcici?
- Ma speta, scoltime. Esperti de roba de magnar disevo, no de chi che magna de più. Alora, lori i ga dito che i gaveva fato una granda scoperta, che podeva risolver i problemi dela fame int’el mondo, diritura.
- Diritura!
- Sì, in pratica lori i lavorava per far in modo che co te magni qualcossa no te buti via gnente.
- Eh bon, me par giusto. Ma sicuro che i iera russi e no istriani alora?
- Ma no, no che no vadi butà in scovaze, ma più meo ancora. Co ti te magni qualcossa, ciol presempio un melon, che xe bon, no tuto quel che te ga magnà vien doprà del tuo corpo, ma un poco xe scovaze, e te le buti via co che te va in gabineto, co che te va a cagar, per dirla forbito. Eco, lori i ga inventà robe de magnar dove che tuto quel che te magni el servi, el vien doprà, no xe scovaze. Cussì no servi che te magni tanto, no? Basta che te magni de meno.
- Ostia, cussì se tuti magna un poco de meno el magnar basterà per tuti. Ciò, che sgai sti mati ara!
- No solo, lori i ga dito che in più te risparmi anca spazio, perché te ga meno robe de coltivar int’el orto po’. E anca tempo, perché te finissi prima de magnar. E dopo no te gaverà gnanca più de andar in gabineto.
- Mai in gabineto? Magnar senza più cagar? Orco tron! E dopo dove te legi el giornal de matina?
- Ostia tua, te pol anca legerlo intanto che te fa altro, po’. Bon, insoma, sta qua iera una de quele trovade che podeva cambiar la storia del mondo, e lori i xe vignui a presentarla propio qua a Trieste, al’Ictp.
- Iciticossa?
- Ictp, xe el zentro internazional de fisica teorica, quel che xe drio Miramar! Ciò ma propio gnente no te sa.
- E cossa c’entra la fisica col magnar?
- No so, no ga importanza, fato stà che i xe vignui qua. Una setimana i xe vignui, e l’ultimo giorno i doveva presentar davanti a tute le televisioni de tuti i stati de tuto el mondo sta scoperta, propio int’el Castel de Miramar, pensa che contento che saria sta’ Massimiliano.
- Eh, te sa sì, pase al’anima sua.
- Bon, ma desso te conto ben come che xe andà, che merita. Alora, co che se ga savù che sti ospiti cussì de riguardo vegniva a Trieste, tuta la cità ga tacà a bazilar per zercar de capir dove farli star, dove che se podeva ospitarli, perché i gaveva fato saver che no i voleva star in alberghi o robe simili, i voleva star in qualcossa de più domacio, de carateristico insoma. E cussì, per un do mesi boni, ognidun diseva la sua e proponeva dove ficarli, e che metemoli in castel de Miramar za che i ga de far anca la presentazion là, e che no no no no va ben, che ghe xe la maledizion de Miramar e che dopo i morissi tuti, e che alora restauremo l’Hotel Obelisco, e che cossa tuti quei schei spenderemo, e che alora metemoli là, qua, de quela o de quel’altra parte. Insoma tuto un remitur, iera ogni giorno un quatro segnalazioni sul bugiardel su sti Coriachi.
- Quatro proposte al giorno su dove conzarli?
- No, de solito su quatro segnalazioni una iera una proposta e le altre tre iera qualchidun che diseva che no se ga mai fato una roba simile a Trieste, che quindi xe ‘ssai difizile, che saria de bazilar, de spostar un fraco de robe, e che comunque forsi no gavessi ‘ssai scopo, e che ‘lora forsi xe meo no far gnente a sto punto, e che insoma se faria sempre tuto ‘ssai volentieri, ma propio no se pol.
- Eh sì, tante volte no se pol.
- Sì, ma sto giro se ga podesto. Stà bon che te conto. Insoma, ala fine de tuto se ga fato vanti tale Ondina Zaflaucic, una siora con una bela caseta suso in Carso, con giusto bastanza spazio per ospitarli tuti. Sta Ondina iera una sienziata in pension, de quele che studia i teramoti, e quela volta la stava in Carso col fio che iera drio studiar al’università, per diventar sienziato anca lui. Tira para mola, visto che la iera dona de sienza e che el posto iera ‘ssai ma ‘ssai bel, ala fine el sindaco ga deciso de mandarli a star de ela e po’ bon, anca perché cussì no el gaveva de bazilar lui.
- Suso in Carso? Bel, ghe gaverà piasso sicuro.
- Sì, i Coriachi iera ‘ssai entusiasti del posto. E la siora Zaflaucic iera una siora parona de casa: la ghe fazeva de magnar robe bonissime, jota, parsuto in crosta de pan, patate in tecia, gnochi de susini, gnochi de patate e altre robe domace. Po’ la li portava in giro tuto el giorno a visitar la cità, e pensa che la ghe ga diritura cusì de sua man dele intimele speciali, col pupolo dela Kamčatka! Insoma, la ghe ga fato far un figuron a tuta Trieste in quei giorni.
- Alora te vedi che ogni tanto se pol...
- Sì, difati. Comunque, dopo un par de giorni, za che la vedeva che de sera i mati se remenava un poco e no i gaveva cossa far, la siora Zaflaucic ghe ga dito al fio de portarli con lui al corso de canzoni popolari che’l frequentava, cussì, aciò che i vedi anca el lato musical dela cultura triestina. El fio oviamente no ga podù dirghe de no, e el se li ga menai drio. Quel che su mama però no saveva iera che ela lo gaveva, sì, iscrito a quel corso, ma lui no gaveva mai gavù voia de bazilarghe drio e ogni volta el cioleva la chitara, el ghe diseva che l’andava là e inveze l’andava coi amici in osmiza a bever, cantar e sbafar fin tardi.
- Ah, te ga capì, miga mona el mulo! E cossa el ga fato sto giro?
- Eh, coss’te vol che el gabi fato, el se li ga menai anca lori in osmiza po’, tanto, el ga pensà, i xe muloni de compagnia e cussì i conossi anca sta altra tradizion triestina.
- No el ga tuti i torti. E ghe ga piasso ai coriachi l’osmiza?
- Osteria se ghe ga piasso! I disi che xe stada una dele più bele osmizade che ancora i se ricorda a Contovel, là i iera. I ga magnà de tuto, porzina, parsuto, ombolo, ossocolo, speck, formaio, una quantità de ovi che no te digo...
- Insoma i iera de boca bona?
- De boca bona? Ancora nissun ga rivà a bater el record de quanto che i ga magnà. Po’ co i ga zercà el kren i xe andai fora coi copi, i lo magnava a cuciarade, cussì, de solo. No stemo parlar del bever po’. Bianco, nero, trapa, de novo bianco, de novo nero, altra trapa e vanti cussì. E intanto che i magnava i scoltava i muli che cantava, e se vedi che i gaveva propio la glava de sienziati, perché dopo gnanca un’oreta i conosseva za tute le canzoni e i le cantava anca lori. Co i xe tornai a casa i iera tuti impetessai al’otavo grado dela scala Kokal, e ancora ghe xe andada ben che i ga rivà a butarse in busta senza sveiar la siora Zaflaucic.
- Ostia, la ghe gavessi fato el cul come un simioto al fio!
- Te sa sì, povero putel. Inveze i ga rivà a sconder tuto ben pulito, anca el giorno drio co che i se ga dismissià, freschi come rose i iera. Se vedi che sti Coriachi xe abituai a darghe zo de vodka, sa come che xe là, no? Inveze el fio no xe andà fora de casa per do giorni de fila, per via dela piomba che el se gaveva ciapà, ma el se la ga sugada disendo che iera una bruta influenza in giro e che sicuro la gaveva ciapada anca lui.
- Eh sì, credighe...
- No ga importanza. Insoma, fra una roba e l’altra, xe rivà finalmente el giorno dela presentazion int’el castel de Miramar. Te dovevi veder che gheto che ghe iera, iera cussì tanti de lori che a fadiga te rivavi a moverte. Ghe iera sienziati rivai de tuto el mondo, giornalisti, televisioni, politici, diritura la regina Elisabeta e el presidente del’America in persona. E po’ ghe iera pien de aparechi che svolava int’el ziel per paura de atentati, e una zaia de navi che bagolava per tuto el golfo. El sindaco, se capissi, iera tuto emozionà che Trieste gavessi una parte cussì importante int’ela storia del mondo, e el studiava come disfrutar al meio sta vetrina, per darghe ancora più valor ala cità.
- Eh sì ah ciò, con tuto el mondo che varda Miramar, bela figura dovevimo far, per forza!
- Insoma, intanto che el sindaco iera ancora che el pensava a cossa che se podeva far, xe rivada là de lui la siora Ondina Zaflaucic.
- Ah, anca ela la iera? Me par giusto. E iera anca su fio?
- No, su fio iera ancora in leto mezo incanfarà. Alora, la siora Zaflaucic va là del sindaco e la ghe fa: “La scolti sior sindaco, mi me xe vignuda propio una bela idea. Un do giorni fa mio fio ga portà i Coriachi con lui al corso de canzoni popolari, e el me ga dito che i iera ‘ssai bravi, che ghe ga ‘ssai piasso e che diritura i se ga imparà qualchiduna. La scolti, cossa la disessi se ghe disessimo de cantar una al’inizio dela presentazion? La pensi che bel che saria sentir una Marinaresca cantada de sti sienziati cussì importanti, e pensar che i la sta scoltando in direta in tuto el mondo. Saria el giorno più bel per tuti i triestini, cossa la disi?”
- Saria ‘ssai bel sì. E cossa ghe ga dito el sindaco?
- El sindaco iera entusiasta, el ghe ga dito che iera propio un’idea ‘ssai ma ‘ssai bela, anca perché cussì lui no gaveva de far gnente, i gavessi fato tuto lori e po’ bon. Alora i xe andai de sti Coriachi a proponerghe l’idea, e lori al’inizio iera un poco titubanti, ma dopo i ga acetà, anca per coverzer el fio, che se no magari la siora Zaflaucic se insospetiva che el ghe gabi contà monade.
- I ga acetà alora, che bel ara!
- Sì, sì, la siora Zaflaucic iera tuta che la saltava de contenteza. “E che contenta che son, e che bel, e tuto el mondo scolterà el nostro bel dialeto e le nostre bele canzoni...” Alora la ghe ga chiesto che canzon che i gavessi fato, che la iera ‘ssai curiosa, e lori ghe ga dito che ‘ssai ghe piaseva quela del vento e che iera quela che i se ricordava meo. La siora Zaflaucic iera come una mata, robe che la ghe saltassi in brazo al sindaco ancora un poco. “La ga sentì? I farà quela sula bora! El tran de Opcina! Oh dio dio no vedo l’ora de sentirli cantar!”
- E daghe la bora che vien e che va...
- Sì, sì, la conossemo, stà bon. Insoma riva el momento solene dela presentazion, ghe xe un silenzio de tomba e tuti i oci e le rece xe puntai su de lori. El coriaco capo ciol la chitara, el va là del microfono e el disi, in inglese pulito, che prima de scominziar i vol omagiar la cità de Trieste e la siora Zaflaucic per la meravigliosa ospitalità del’ultima setimana. Al che la siora Zaflaucic xe tuta in brodo de sisole, se capissi. E insoma el se senta coi altri, i fa una picia pausa, i ciapa fià e i taca:

La scoreseta xe un vento tiepido,
che fa soletico, che fa soletico.
La scoreseta xe un vento sofice,
che fa zife zife zofete al bus del cul!

- Ostia tua remengo lori, la scoresa i ga fato?!? Per bon?!? No posso creder! In direta mondial! Ah ah ah, eco come che Trieste entra int’ela storia! E la siora Zaflaucic? Cossa la ga dito?
- La siora Zaflaucic xe andada insieme subito dopo la prima strofa. E co la se ga sveià, un pochetin dopo, sa cossa che la ga visto?
- Ah, imagino che el sindaco li gabi fati taiar.
- Lui voleva sì, ma squasi tuti i presenti iera stranieri e no i capiva un’ostia dela canzon, però ‘ssai la ghe piaseva, tanto che i ga tacà a cantar tuti quanti, tuti in coro, cussì co la siora Zaflaucic ga verto i oci la ga visto una marea multicolor de sienziati che balava tegnindose a braceto e cantando:

La scoresa, la scoresa, xe una roba natural,
chi che mola la scoresa el se libera de un mal.
Ma per fare la scoresa ghe vol ben tignir el fià,
perché se no vien fora meza, resta in cul l’altra metà!

- E la xe andada insieme de novo.
- Giusto come l’oro. E quei altri vanti a cantar, che ‘ssai i se divertiva e no i voleva più molar.
- Orco tocio, che cinematografo ara. Bon, ma almanco dopo i ga presentà sta invenzion? I ga rivoluzionà el mondo?
- Sì, sì, dopo i ga presentà tuto pulito, solo che ala fine i ga dito che prima de meter in opera el tuto i vol ancora darghe un’ociada se merita veramente magnar de meno o no.
- Ah, quindi i xe tornai in Kamčatka a far esperimenti?
- No, i ga dito che el posto meo per capir sta roba xe propio qua a Trieste, in osmiza, col fio dela Zaflaucic.
- Ah sì, bona questa, go capì, alora me par che gavemo cossa spetar. Fin Nadal e oltre! Speta muss che l’erba cressi!
- Fin Santo Stefano, altrochè. Ma chissà de che ano! Za xe ‘ssai se i ga rivà a tirar zo del leto quel povero putel incanfarà...
- Bon, scolta, intanto che te speti, legi vanti el libro, dei.


venerdì 30 giugno 2017

L'osmiza sul mare terzo al Premio Letterario Internazionale "Percorsi Letterari"

Festa grande!
L'osmiza sul mare è arrivato terzo al Premio Letterario Internazionale di Poesia e Narrativa "Percorsi Letterari", a La Spezia.



Terzo... bon qua oviamente se preferiva un bon OTAVO, ma va ben uguale!
Cossa gavemo vinto? Bu! Un tablet de penultima generazione :P
No se sa ancora, vederemo.
Per adesso una osmizada de festegiamenti in qualche osmiza sul mar del Carso!